Nba, Lebron James contro Stephen Curry:
duello in finale tra Cavaliers e Warriors

Nba, Lebron James contro Stephen Curry: duello in finale tra Cavaliers e Warriors
di Carlo Santi
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Venerdì 29 Maggio 2015, 06:29 - Ultimo aggiornamento: 16:26
King James contro Stephen Curry: è la sfida speciale della stagione della Nba in una finale inedita che oppone Cleveland a Golden State. LeBron aveva promesso di regalare un titolo ai Cavaliers e quella promessa fatta un anno fa dopo quattro stagioni di esilio a Miami l'ha già in parte mantenuta vincendo, per ora, la finale di Conference. Adesso, però, viene il bello: dalle 3 della notte italiana del 5 giugno fino al 20 (se si arriverà a gara7) Cavaliers-Warriors sarà l'avvenimento numero 1 dell'America e non solo. Ieri Golden State ha battuto in gara5 Houston 104-90 chiudendo la serie 4-1. Serata-no per Harden (13 palle perse) e Houston si è consegnata ai Warriors che hanno avuto nel solito Curry il migliore.

Dicevamo di LeBron. A volte i ritorni non sono graditi. Non lo sono perché ci si attende molto e, qualche volta, quel molto non arriva. Il Prescelto, invece, è tornato a Cleveland per vincere. Doveva essere, per i Cavs, una stagione di transizione dove crescere attorno a Kyrie Irving e al debuttante - nella Nba - coach David Blatt, allenatore statunitense di passaporto israeliano che conosciamo bene perché ha guidato la Benetton Treviso e la Russia all'oro europeo nel 2007. Altro che crescita: i Cavs hanno subito fatto il botto grazie a LeBron che va davvero di corsa. Adesso è lui, il Prescelto, il ragazzo nato ad Akron dove, guarda caso, è nato anche Curry, il miglior giocatore del pianeta. E Akron, nord-est dell'Ohio, è davvero la città magica dei canestri.

LA FORZA DEL PRESCELTO
Una dimostrazione di forza e di classe per LeBron, il campione che nel cuore degli appassionati di basket ha preso il posto di Michael Jordan capace già di superare quota 25 mila punti. Il giorno del suo ritorno a Cleveland, luglio 2014, la lettera ai suoi fans nella quale scriveva «torno a casa» per la gioia immensa di quel figliol prodigo che non era più un traditore. Adesso la splendida cavalcata della stagione è al termine e i Cavs possono riassaporare una finale. L'ultima - e la prima - volta era stata nel 2007 quando però gli Spurs li hanno travolti, 4-0, e le lacrime del Prescelto sono state asciugate dal rivale, quel gigante di Tim Duncan che lo ha consolato. «Tutto questo un giorno sarà tuo», gli ha detto riferendosi all'anello. LeBron è andato via, a Miami dove ha raggiunto per quattro volte di fila la finale vincendone due. Adesso è pronto per questa sfida con il figlioletto James jr accanto. Il ragazzino ha 10 anni, ha ricevuto offerte (non gradite dal padre) per il college e gioca a basket: gli piace far segnare i compagni più che segnare.

MI MANDA PAPÀ
Stephen Curry ha quattro anni meno di LeBron, 27 contro i quasi 31 del Prescelto. Quasi da solo, con la sua straordinaria forza, questa guardia che nella regular season ha viaggiato alla media di 23,8 punti (LeBron 25,3) mentre nei playoff ha segnato 29,2 contro i 27,6 del rivale dei Cavs, ha spazzato via nella finale di Conference Houston. In gara3 è stato micidiale: 40 punti per il 3-0 dei Warriors con 7 su 9 da 3 punti. Del resto, lui è stato votato MVP della stagione. Curry è un guerriero figlio di Wardell Stephen Curry che ha giocato nella Nba dal 1986 al 2002 vestendo anche la maglia di Cleveland mentre la mamma, Sonya, è un'ex giocatrice di volley. LeBron lo conosce bene. «È uno dei migliori realizzatori della Nba. Non puoi fermalo - ha detto del rivale - puoi solo sperare che sbagli». Ma Stephen non è solo un tiratore: è il play della squadra, uno che sa sempre trovare la soluzione, l'assist giusto. Il figlio d'arte è un uomo di fede. «So da dove viene il mio talento, da Dio. Io non gioco a basket per fare 30 punti a partita, ma per essere testimone». Stephen ha sposato Ayesha, la ragazza incontrata in chiesa alla quale ha chiesto di sposarla nello stesso posto dove si erano dati il primo bacio. Riley è la loro bimba e il papà le ha dedicato una canzone. Adesso Stephen sogna un anello da donare alla sua bimba.