CONTESTATO ARMANI
Nel terzo quarto, la Dolomiti dà Energia alla partita, l’Ea7 sparisce, ridicolizzata da una società fondata solo nel ’95 e appena alla 3a stagione di A (e per la prima volta in finale), sempre ai playoff. Adesso prenderà Sutton, magari, il migliore della serata. A quota 100 i tifosi meneghini applaudono in segno di scherno, striscioni invitano Armani ad andarsene: “Con tutti i soldi che hai buttato…”.
BOCCIATO REPESA
Repesa andava esonerato durante l’Eurolega, ha sbagliato a cedere Alessandro Gentile, come quando alla Fortitudo Bologna silurò Pozzecco. Qualsiasi allenatore di serie A avrebbe fatto meglio di lui, con questa Milano, quest’anno, solo il presidente Proli e il ds Portaluppi l’hanno difeso. Pensate alla differenza con Pasquale Marino, l’allenatore del Frosinone che al fischio finale di una eliminazione beffarda in semifinale playoff di serie B si è dimesso. Milano in questo decennio ha preso il meglio del mercato, costruendo di fatto tre quintetti competitivi, è uscita quasi senza combattere con una squadra costata meno di un terzo del budget e penalizzata da tre infortuni gravi, negli ultimi mesi. Cinciarini a Reggio Emilia sfiorò lo scudetto, a Milano ha vinto 4 trofei, compreso lo scorso scudetto, ma è calato parecchio. Pascolo è stato la miglior scarpetta rossa dei playoff, ma stasera era acciaccato.
Giorgio Armani ha una sola strada per dominare come vorrebbe. Prendere Ettore Messina e magari cambiare i vertici societari. Ce la farà?
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