La Virtus Roma chiederà di giocare
nel campionato di A2

La Virtus Roma chiederà di giocare nel campionato di A2
di Benedetto Saccà
2 Minuti di Lettura
Giovedì 16 Luglio 2015, 06:22 - Ultimo aggiornamento: 18 Luglio, 11:09
ROMA Non più tardi di una settimana fa Claudio Toti, il presidente della Virtus Roma, era stato chiaro e sincero con sé, con la città e con i tifosi. «Rispetterò tutti gli adempimenti, ma entro sette giorni attendo qualcuno che mi affianchi. Altrimenti mollo tutto», aveva minacciato. La situazione ora è seria ma non (ancora) grave, si direbbe. Perché Toti ha rispettato ogni genere di assicurazione per la partecipazione della squadra alla prossima serie A di basket ma, secondo quanto trapela da alcune fonti federali, in queste ore valuterebbe l'ipotesi di «autoretrocederla» e quindi di iscriverla nel campionato di A2, cedendo così il posto alla Juvecaserta. Sarebbe un evento storico, è chiaro, e di riflesso una pesante sconfitta dello sport romano.
NODO SOLDI
Come intuibile, il nodo della vicenda è legato ai soldi. Del resto Toti ha sanato la società sotto il profilo prettamente finanziario, ma non ha più l'intenzione di condurre la Virtus in totale solitudine economica. Negli scorsi giorni ha portato a compimento la necessaria ricapitalizzazione del club e ha presentato le fidejussioni, soddisfacendo tutti i parametri della Commissione tecnica di controllo: eppure il principio che muove il suo ragionamento rimane inciso nelle parole pronunciate in sala-stampa l'8 luglio. «O facciamo crescere il basket, o Roma, o per me non ha più senso. Sono aperto a tutti coloro che vogliono entrare in questa società per farla crescere. Un altro campionato di sofferenze non ha senso, altrimenti preferisco staccarla io a spina alla società. Sono in contatto con un paio di sponsor importanti a livello nazionali, se dicessero di sì ci darebbero la possibilità di coprire le spese della prossima stagione», aveva spiegato. Ed ecco il punto centrale: gli sponsor. Se nella settimana appena trascorsa Toti avesse raggiunto un accordo robusto con uno o perfino due sponsor, di certo avrebbe potuto costruire la prossima stagione su una base solida. All'opposto, siccome a chiudersi sono state diverse porte, Toti adesso sarebbe in procinto di iscrivere la Virtus alla serie A2, una lega che comporta dei costi di gestione molto minori rispetto alla massima divisione. Nonostante i termini per le iscrizioni siano scaduti il 9 luglio, il Consiglio federale si riunirà domani ed emetterà la sentenza sul destino di Roma. Va detto che una terza via, relativa a una mancata iscrizione, appare poco percorribile.