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Lo strano caso del centro federale
del pentathlon moderno e delle diarie

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Martedì 14 Giugno 2016, 16:47 - Ultimo aggiornamento: 15 Giugno, 16:13
Alla Federazione italiana del pentathlon moderno accadono – o sono accadute – vicende assai stravaganti. Non ci sono solo le società fantasma, quei sodalizi creati ad arte per fini elettorali: c'è anche dell'altro. E questo altro non è solo frutto di chi lo ha ideato, ovvero il vecchio presidente Lucio Felicita adesso radiato, ma è frutto anche del consiglio federale che ha approvato le varie delibero. E' curioso notare come nel 2011 la casa del presidente a Pesaro sia stata affittata alla Federazione quale foresteria del centro federale della città marchigiana. Al di là del poco buon gusto – definiamolo così – dell'operazione, il centro federale in oggetto non era neppure in fase di realizzazione. Insomma: a chi serviva la foresteria? I lavori sono cominciati da poco, ma siamo ben lontani dall'ultimazione. Inoltre, a Pesaro il presunto centro federale tale non sembra essere, con la sala scherma localizzata in uno scantinato e il poligono per il tiro addirittura in terrazza.

Sempre in tema di nefandezze, sulle quali il Coni poco ha vigilato, ci sono delibere di approvazione ai consiglieri per diarie di 200 giorni a ciascuno di loro per ogni anno, diarie dovute per aver seguito le gare. Peccato che il calendario nazionale annoveri meno di 20 (venti) appuntamenti ogni stagione. Sembra un'anomalia.

Dicevamo delle società fasulle, create per reperire voti per fini elettorali. C'è addirittura più di un episodio divertente e riguarda le gare, quelle che attestano l'attività. Ci sono club che mostrano verbali di competizioni già del 2010 (quando i club non erano neppure stati affiliati) e i risultati per almeno due o tre anni sono identici: identici nella classifica e nei tempi al centesimo di secondo. Non è curioso?


 
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