L'AMORE IN I-MAX
Habemus copertina: Max e Ambra, oplà. E d'altronde: il calcio è una malattia, disintossicarsi fa bene, ognuno lo fa quando, dove, come e con chi può. Mettiamola così: Allegri può. Oggi, scoop dell'estate, l'altra metà della mela è Ambra. Ieri, invece, erano decine d'interviste in cui l'intervistatore portava l'intervistato fuori dalla carreggiata del pallone: parliamo di sentimenti, Max? Pronti. Anno '92, lui 24enne, al Pescara di Galeone, lei Erika, primo amore, conosciuta alla Baracchina Bianca di Livorno, sul mare: chiesa, bomboniere, un anello da 10 milioni (lire), al matrimonio mancavano due giorni e al dunque tutto pronto mancò solo lui: «Non me la sono sentita». Nel '94, okay l'altare è giusto: Gloria, hostess, da cui poi nacque Valentina, nel 98 però il divorzio. L'amore più lungo, otto anni, con Claudia, la ragazza di Livorno ci saremmo arrivati da cui l'altro figlio, Giorgio, venuto al mondo a fine 2011, tempi del tricolore rossonero. In tutto questo, le punture di spillo. La modella Gloria Patrizi? «È una ragazza simpatica, non c'è nessuna relazione, però non si sa mai». Barbara D'Urso? «Una portafortuna, ma non ho nemmeno il suo cellulare». Siamo fatto così, guardiamo dallo spioncino ed è un attimo a chiacchierare dell'«allenatore latin-lover», quello che «va al massimo» (da Massimiliano, pessima), quello che «c'è sempre da stare allegri» (alé). Gentile col gentilsesso, probabilmente è tutto lì. Figlio di un'infermiera e di un operaio portuale, calciatore, ex marito, papà due volte, vincente della lavagna tattica, adesso nella vita di Max Allegri c'è Ambra. Due cuori e una capanna bianconera: finché campionato non separi il gossip dai gol.