CALCIO SPETTACOLO
Bruno Giordano ha illuminato il pubblico con due reti, di cui una da cineteca da metà campo: stop al volo su rilancio del portiere, controllo di palla e tiro di collo esterno sotto l’incrocio dei pali. «Volevo crossare, sono stato fortunato», ha provato a minimizzare (ridendo) il bomber nato a Trastevere, ma il suo capolavoro è stato applaudito e riconosciuto anche dagli avversari. Nonostante la prodezza, il trofeo “Amici di Pietro”, è andato ai rossi, che hanno vinto ai rigori dopo il 2-2 nei tempi regolamentari. La coppa è stata consegnata a capitan Giannichedda da Isa e Giovanni, moglie e figlio di Pasquetti.
EMOZIONI E RICORDI
Toccanti e commoventi i pensieri dei colleghi e degli amici del giornalista, che per anni ha raccontato lo sport del Lazio sul canale regionale di Rai Tre. Al termine del match, Fabrizio Ferragni, direttore delle relazioni istituzionali della Rai, ha ricordato un aneddoto: «Venendo qui, mi è venuto in mente un episodio che non ho mai raccontato. Nell’ultima partita nel campionato del 2000, quando la Lazio era ancora in corsa per lo scudetto, con Pietro (all’epoca colleghi al Tgr Lazio, ndr) spingemmo molto per mandare una troupe a Piazza del Popolo. Nel 1998-99 la Lazio aveva perso lo scudetto all’ultimo, ma noi l’anno seguente mandammo lo stesso i nostri mezzi. E alla fine fummo gli unici presenti sul posto durante i festeggiamenti, perché la Lazio vinse lo scudetto».
SPETTATORI D'ECCEZIONE
Insomma, le emozioni nel ricordo di Pasquetti non sono mancate. Sugli spalti, oltre a Emanuele e Pietro Tornabuoni, i i presidenti del circolo, erano presenti le vecchie glorie della Lazio del '74, Pino Wilson, Giancarlo Oddi e Michelangelo Sulfaro, l’ex centrocampista biancocelete Stefano Fiore, il vicedirettore del Tg1, Raffaele Genah, il giornalista Fidel M'Banga Bauna, l'attore Daniele Pecci e Alessandro Cochi, ex delegato alle politiche sportive di Roma Capitale.
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