Ancelotti, il sogno Nazionale: «Sarebbe bello allenare l'Italia: chiuderei il cerchio»

Calro Ancelotti in Baviera
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Lunedì 10 Ottobre 2016, 23:28
L'allenatore del Bayern Monaco, Carlo Ancelotti, è intervenuto telefonicamente nella trasmissione di Sportitalia, "La Partita Perfetta". Ecco l'intervista del tecnico del Bayern

L'inizio del Bayern
"Se mi dicessero su 10 partite di vincerne 8, perderne una e pareggiarne una, farei la firma tutte le volte. Abbiamo iniziato bene".

La Bundesliga
"Un campionato interessante, soprattutto è un bell'ambiente, perchè gli stadi sono tutti pieni, moderni, la gente va allo stadio e si diverte. L'anno scorso hanno avuto una media-spettatori di 42.000, perciò c'è grande interesse, c'è grande passione, pur nel rispetto dell'educazione, nel rispetto dell'avversario. Insomma, è un bell'ambiente".

L'Italia
"No, non è che non mi manchi, ormai sono sette anni che sono fuori dall'Italia e devo dire che sto vivendo belle esperienze, perchè si imparano nuove lingue - il tedesco è molto complicato -, ma soprattutto nuove culture, ambienti diversi, ogni nazione ha la sua cultura, legata allo sport, al calcio ed è interessante conoscerle"

La cucina tedesca
"Sinceramente a me piace, non è quella italiana però è abbastanza similare a quella del Nord Italia. Qui si mangia molto il maiale e da giovane diciamo che mangiare maiale era all'ordine del giorno".

La Nazionale italiana 
"Non è tanto un avvio semplice, anche se è stato supportato dai risultati, perchè fondamentalmente l'Italia ha fatto tre partite di qualificazione e ha fatto degli ottimi risultati. E' alla pari con la Spagna e ci sarà da lottare con gli spagnoli anche se è difficile. Ventura sta rinnovando questa Nazionale rispetto all'Europeo, sta facendo entrare giocatori giovani che stanno facendo molto bene, bisogna avere un po' di pazienza".

Futuro azzurro
"Sincero? Non lo dico. Mi piacerebbe tornare in Italia un giorno, sì, come no, magari alla fine, per chiudere il cerchio tornerei volentieri in Italia e certamente la Nazionale sarebbe una cosa bella"

Calciatore ai tempi di Sacchi
"L'avventura in Nazionale è stata favolosa, non solo per il Mondiale del '94. A livello personale è stata veramente bella, il fatto di preparare un Mondiale, di viverlo tutti i giorni, tutti insieme. E' mancata solo la ciliegina, che era vincere, ma ci siamo andati vicini".

La Roma, la coppa dei campioni persa.
"Lo so, lo so, quello rimanere un ricordo negativo tra i tanti positivi, ma che dobbiamo fare?".

I ricordi della Reggiana: da Pietranera a Cristiano Ronaldo, fino a Lewandowski....
"Però conservo un bel ricordo di tutti i giocatori, perchè alla fine rimango convinto - non me ne vogliano le altre categorie - che i calciatori siano la parte più sana del calcio, perchè non si incontrano solo grandi talenti, ma nella maggior parte dei casi soprattutto persone serie, affidabili, che fanno le fortune degli allenatori. Se hai un buon rapporto con i calciatori, se li coinvolgi, alla fine poi ottieni i risultati".

Qual è stata la Partita Perfetta nella carriera di Carlo Ancelotti?
"Da giocatore, la Partita Perfetta è stata la semifinale di Champions League, quando ho fatto gol: me la ricordo bene perchè di gol ne ho fatti pochi. Da allenatore, la Partita Perfetta è stata la semifinale del 2007, Milan-Manchester".

Come guarda oggi Carlo Ancelotti le vicende del Milan?
"Il fatto che Berlusconi lasci, è una cosa un po' strana, però d'altra parte i cicli come si aprono poi finiscono. E l'augurio è che il Milan possa passare in mani competenti, a gente che ha passione e che si innamora di questa squadra, non solo sotto l'aspetto economico, ma anche sotto l'aspetto emotivo"

Una piccola cosa che ha cambiato quest'anno nel Bayern rispetto al Bayern di Guardiola?
"Non so quello che facevano prima. Ognuno cerca di mettere del suo, però questa è una squadra che era già ben preparata e ben allenata, è una squadra che ha grande qualità nel possesso, nella transizione, cose che hanno imparato con il lavoro che ha fatto Guardiola. Poi come sempre dico, cerchiamo di fare meno danni possibili"

 
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