Serie A, Calvarese fa soltanto disastri la Var avrebbe potuto evitarli

Serie A, Calvarese fa soltanto disastri la Var avrebbe potuto evitarli
di Roberto Avantaggiato
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Lunedì 27 Febbraio 2017, 09:29 - Ultimo aggiornamento: 11:03
ROMA Aspettando gli arbitri delle due semifinali di coppa Italia di domani e mercoledì (Irrati e Damato in ballo per Juventus-Napoli e Lazio-Roma) il Sassuolo si solleva per gli errori commessi da Ganpaolo Calvarese da Teramo. Il direttore di gara più designato da Messina (perché poi?) è stato un vero disastro in Sassuolo-Milan, fortemente condizionata dai suoi errori. Clamoroso quello commesso sul calcio di rigore che ha deciso la partita a favore del Milan e trasformato da Bacca.

In realtà, il gol doveva essere annullato e il calcio di rigore o ripetuto (c'erano tanti calciatori in area prima che il colombiano calciasse) o addirittura trasformato in una punizione a favore del Sassuolo (l'attaccante rossonero scivolando tocca due volte il pallone, con il secondo tocco che diventa decisivo per realizzare il gol). Errore pesante, che aggiunto alla mancata concessione dei calci di rigore a favore del Sassuolo (clamoroso il calcio di Paletta a Politano proprio sotto i suoi occhi...) devono spingere il designatore Messina, sempre più deludente nella sua gestione della squadra arbitrale, a mettere a riposo per almeno un paio di settimane, e senza concedergli il privilegio del gettone-presenza come addizionale di porta.

E' banale, ormai dire, che con la Var (Video Assistant Referee) il disastro di Calavarese sarebbe stato evitato. Se n'è reso contro anche lo stesso presidente dell'Aia Nicchi, che meno di dieci giorni fa ha annunciato che la tecnologica arriverà da subito nel nostro campionato, sottolineando anche che gli arbitri di porta spariranno. Ma stiamo tranquilli, non resteranno a casa, come a volte sarebbe giusto, ma finiranno nelle cabine televisive o dietro il televisore a bordo campo, garantendo loro la presenza domenicale, anche se in... panchina.

A proposito di arbitri di porta, il giovane Saia ieri all'Olimpico di Roma s'è preso una bella responsabilità, inducendo Pairetto a fischiare il calcio di rigore che ha dato il successo alla Lazio sull'Udinese. Il fallo di mano di Ali Adnan lo vede soltanto lui, ma la moviola poi gli dà ragione. Dimostra di saper applicare il regolamento Tagliavento, che a San Siro, nel posticipo, punisce Perisic per una furbata, reo di aver alzato appositamente la palla per passarla di testa al portiere. Nella ripresa manca un rigore all'Inter per un calcione di Strootman a Eder in area. Concesso, invece, il penalty alla Roma per un fallo in scivolata di Medel su Dzeko.