Torino-Fiorentina, Nicchi: «Da arbitro addetto alla Var avrei fatto annullare il gol di Iago Falque»

Torino-Fiorentina, Nicchi: «Da arbitro addetto alla Var avrei fatto annullare il gol di Iago Falque»
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Lunedì 3 Ottobre 2016, 15:46 - Ultimo aggiornamento: 16:54

«Episodi a Torino? Sono emersi dei punti importanti da questa prima osservazione. Stileremo noi le relazioni all'Ifab. Per la gara di ieri ci sarebbero da fare alcune considerazioni. Io da arbitro in campo avrei agito come ha fatto Calvarese sul primo gol, ha avuto la sensazione di un tocco involontario. Se fossi stato 'l'arbitro Var' glielo avrei fatto annullare, perché si vede che il giocatore indirizza il pallone per fare un controllo agevole». Il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi avrebbe fatto annullare il gol di Iago Falque dell'1-0 in Torino-Fiorentina se fosse stato l'arbitro addetto alla Var. «Ieri quello che avrebbe dovuto fare il Var lo ha fatto l'assistente che ha detto all'arbitro che c'era un fallo di mano, ma secondo arbitro era involontario. Con il Var attivo l'arbitro cosa deve far? Credere al Var o no? L'arbitro Var non avrebbe detto all'arbitro di campo annulla il gol, ma avrebbe detto di andare a rivedere l'episodio e probabilmente l'arbitro visionando il monitor in campo avrebbe potuto annullare la rete - ha poi spiegato Nicchi a La Politica nel Pallone su Gr Parlamento -. I tempi? Nel giro di pochi secondi ti fanno rivedere i tecnici quello che chiedi, ma vanno scritte rapidamente le 'regole Var': il fallo dentro o fuori l'area di rigore; una rete segnate in evidente posizione di fuorigioco; se c'è uno scambio di persona, se c'è una evidente simulazione o un evidente fallo non recepito».  

Il presidente dell'Aia non si sbilancia poi su altri episodi contestati ieri. «Non ho avuto modo di vere tutti i campi e tutte le partite, però farà parte del gioco, l'arbitro rimarrà sempre la parte essenziale, deciderà quando c'è da fare un discorso di soggettività dell'intervento. Per cose chiare sarà un beneficio sicuramente che verrà apportato alla direzione arbitrale, ma rimane il fatto che in campo alcune cose le determina la sensazione dell'arbitro in campo, sensazioni che non senti in tribuna o davanti ad una telecamera. Spero che la tecnologia aiuti gli arbitri -ha aggiunto Nicchi- ma che ce ne sia poco bisogno. Vedremo strada facendo, tutti siamo curiosi di vedere quanto beneficio apporterà quando verrà introdotta».

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