Stadio Olimpico, barriere in curva abbassate già dal derby del 1° marzo. La direttiva di Gabrielli

Stadio Olimpico, barriere in curva abbassate già dal derby del 1° marzo. La direttiva di Gabrielli
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Venerdì 17 Febbraio 2017, 21:27 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 18:07
Le barriere delle curve dell'Olimpico, oggetto in questi mesi di contestazione da parte degli ultras di Lazio e Roma, saranno abbassate già in occasione del derby di andata del 1 marzo, valido per le semifinali di Coppa Italia. Le vetrate divisorie, riferiscono all'agenzia Adnkronos fonti qualificate, non saranno completamente rimosse ma in un primo momento verranno solo abbassate. L'eliminazione definitiva di questa misura di sicurezza è prevista, se nel frattempo non si saranno verificati incidenti, entro la fine della stagione calcistica.

Abbassare le barriere che dividono le curve del stadio Olimpico e potenziare la presenza degli steward: secondo quanto riportato dall'agenzia Ansa, sono le indicazioni del capo della polizia Franco Gabrielli per il derby di Coppa Italia fra Roma e Lazio in programma il 1 marzo. Le indicazioni sono contenute in una direttiva inviata questa sera al prefetto e al questore di Roma.

Nella direttiva, il capo della Polizia invita dunque il Prefetto e il Questore a lavorare affinché «si realizzi, fin dal prossimo derby serale di Tim Cup» previsto il 1 marzo, «l'abbassamento delle strutture divisorie centrali» e «il contestuale potenziamento degli steward a presidio delle linee di separazione». Nelle settimane scorse, dopo un incontro tra lo stesso Gabrielli, il ministro per lo sport Luca Lotti e il ministro dell'Interno Marco Minniti, il capo della polizia aveva avuto proprio da quest'ultimo l'indicazione di mettere a punto un percorso per arrivare al superamento delle barriere.

La direttiva è dunque il primo passo su questa strada: se l'esperimento in programma al derby, con le barriere abbassate e gli steward al loro posto, funzionerà e le due tifoserie non provocheranno incidenti, il percorso potrà proseguire.
E proprio oggi a Catania, Gabrielli aveva sottolineato che «abbinare violenza e sport credo che sia una delle cose più aberranti che ci possano essere».
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