Milan, mister Bee-Finivest vertice ad Hong Kong con le banche

Milan, mister Bee-Finivest vertice ad Hong Kong con le banche
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Giovedì 15 Ottobre 2015, 19:07 - Ultimo aggiornamento: 19:10
Dopo gli incontri ad Arcore, i vertici a Milano, il blitz in Sardegna, farà tappa a Hong Kong la trattativa fra Fininvest e Bee Taechaubol per la cessione del 48% del Milan al broker thailandese. Fra domenica e i primi giorni della prossima settimana nella ex colonia britannica si sono dati appuntamento due dirigenti della holding della famiglia Berlusconi, i più stretti collaboratori di Bee Taechaubol e gli esponenti di alcune istituzioni finanziarie coinvolte nell'operazione, fra cui China Citic Bank, che si dovrebbe occupare della quotazione in Asia di parte delle azioni del club, almeno secondo quanto definito nei vertici estivi. Nel frattempo sono passati un paio di mesi, è slittato il closing fissato inizialmente a fine settembre e sono nati rumors e incertezze, anche in parallelo con le indagini della Procura di Milano.

Tanto che ieri Taechaubol è intervenuto per assicurare che «le trattative proseguono secondo quanto concordato dalle parti» e che «non ha alcun ruolo nel negoziato» Andrea Baroni, il fiscalista arrestato per riciclaggio, socio di Tax & Finance, lo studio di Lugano che sta assistendo il thailandese. Il comunicato e la notizia del nuovo vertice in Oriente danno l'idea di un affare in evoluzione (si parla di contatti e conference call quasi quotidiani), ma i colpi di scena ormai non si possono escludere e, anche se le parti lo considerano un appuntamento importante, difficilmente sarà decisivo il vertice di Hong Kong, a cui parteciperanno il responsabile merger & acquisition di Fininvest Alessandro Franzosi e il direttore finanziario Alberto Carletti.

Intanto il legale di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini ha definito «prospettazioni palesemente false, prive di ogni fondamento e diffamatorie» le «insinuazioni» secondo cui «l'operazione di cessione di parte di quote del Milan sarebbe finalizzata al rientro di capitali detenuti all'estero dal Presidente Berlusconi e che comunque vi sarebbero dei fondi esteri non dichiarati».