Betturri a Totti: «Non lasciare calcio
e città, vieni a giocare al Trastevere»

Betturri a Totti: «Non lasciare calcio e città, vieni a giocare al Trastevere»
di Ugo Baldi
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Giovedì 25 Maggio 2017, 19:44
Ha preso carta e penna e scritto di proprio pugno una lettera aperta a Francesco Totti (nella foto de Il Messaggero). Il presidente del Trastevere, Pier Luigi Betturri, ha voluto così rinnovare al capitano della Roma l'invito, già fatto un anno fa, a venire a giocare nel Trastevere, laddove tutto era iniziato nella sua lunga ed entusiasmante carriera di calciatore e bandiera della Roma.
"Da noi non troverai i palcoscenici che ti hanno sempre accompagnato, ma troverai un ambiente sano e una società modello", ha scritto il numero uno del club che in questa stagione ha sfiorato l'approdo tra i professionisti. 
La richiesta di Betturri, è nata dal post che Totti ha pubblicato su facebook, con il quale fa balenare l'idea di poter anche lasciare la città, la sua città, per continuare a dare corso alla sua innata passione calcistica. "Sarebbe fantastico poterti continuare a vedere, noi e i tuoi tantissimi tifosi, in uno stadio come il Flaminio", ha scritto ancora Betturri.

Ecco il testo completo della lettera:
"Leggendo il post di Francesco Totti, apparso quest'oggi su facebook, dal quale traspare un suo possibile addio alla Roma, e soprattutto, alla città , non posso nascondere la mia tristezza e la mia preoccupazione.
Non voglio immaginare che la nostra Città possa perdere con tanta superficialità, un vessillo, un emblema così importante, simbolo del calcio e dello sport della Capitale e della romanità stessa. Non voglio neppure pensare Francesco Totti lontano da Roma. Una contraddizione in sè. 
E se non è possibile per lui continuarea coltivare la sua passione a Trigoria, non posso che rinnovargli quell'invito fattogli esattamente un anno fa che immagina un affascinante progetto insieme a noi. Il Trastevere calcio, al momento, non è certo comparabile con i palcoscenici calcistici vissuti dal "Capitano", però è una società con antiche radici, affidabile, dove brilla la passione sportiva e soprattutto è il posto dov'è iniziata, nel 1985, la sua straordinaria carriera.
Qui è sempre valida la proposta per quell'ambizioso progetto di unire il Trastevere e Francesco Totti e poter sviluppare quel meraviglioso disegno finalizzato a creare un terzo polo calcistico nella Capitale. E la casa di questo proponimento non potrebbe che essere uno stadio Flaminio riqualificato e restituito alla città nella sue bellissime obligue forme architettoniche e così permettere a un grande calciatore di continuare a coltivare la sua indomita passione per il calcio consentendo, al tempo stesso, ai suoi tantissimi tifosi ed ammiratori di continuarlo a seguire nella sua città, luogo non accostabile a nessun altro in fatto di emozioni".
Pierluigi Betturri
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