Lazio, si scatena l'asta per il “principe azzurro” Candreva

Lazio, si scatena l'asta per il “principe azzurro” Candreva
di Alberto Abbate
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Mercoledì 22 Giugno 2016, 08:30 - Ultimo aggiornamento: 12:31
ROMA E' il principe azzurro. Non solo il più desiderato dalle donne (al 27%, secondo un sondaggio di Meetic) ma anche il più corteggiato d'Italia all'Europeo. Si scatena l'asta per Candreva: ieri nuovo incontro fra l'agente Pastorello e l'Inter per trovare l'intesa. Il bell'Antonio gradisce la destinazione nerazzurra (a differenza di quella napoletana), ha già parlato in gran segreto con Mancini, ma Lotito non ammette contropartite e non scende sotto i 25 milioni di euro. Non bastano 20: alzare la posta o lasciare. Anche perché c'è il Chelsea di Conte all'orizzonte: il presidente biancoceleste ha già avuto conferme dal suo pupillo ct. E, se ce ne fosse ulteriore bisogno, dall'Inghilterra parlano pure di un'imminente offerta da 32 milioni. Sembrano persino un po' troppi, ne servono meno per avviare il mercato di Bielsa. Che sbarcherà praticamente in prossimità del ritiro in Italia: per questo vuole prima vedere all'opera tutti ad Auronzo, persino i 14 prestiti rientranti, prima di far partire lo sfoltimento della rosa. Il tecnico argentino ha già sentito Biglia, si è rassegnato solo alla cessione di Candreva. Quindi la Lazio può procedere, è questo il primo obiettivo.
DOPPIO BLITZ
I nerazzurri insistono, Candreva fa lo gnorri. Perché, sebbene preferirebbe rimanere in Italia, non sarebbe certo un dramma andare al Chelsea di Conte. Possibile un blitz del ds Tare a Londra per capire le reali intenzioni blues, ma prima potrebbe esserci un'altra missione a Lisbona per Jardel. Serve solo il via libera di Bielsa, la Lazio ha il centrale in pugno, il Benfica non può più opporsi alla cessione. Parte del cartellino del difensore infatti appartiene alla Brazil Sports Management e il club lusitano, nel caso in cui dovesse rifiutare offerte superiori ai 4 milioni di euro, sarebbe costretto a pagare una penale pari alla proposta ricevuta per assicurarsi l'intero cartellino. Tare ha l'ok dall'agenzia: il brasiliano ha infatti già trovato un accordo con il club biancoceleste sulla base di 1,5 milioni fino al 2020, il Benfica deve accettare 7,5 milioni. Occhio pure a Roncaglia per la difesa, ex Fiorentina a parametro zero, protagonista delle vittorie di Bielsa al Boca.
A TUTTO PRESTITI
Dal vangelo secondo Marcelo, la forza è sulle fasce. Ansaldi piace, ma è promesso sposo dell'Inter. Per Isla, suo pupillo ai tempi del Cile, è sfida - guarda caso - al discepolo Sampaoli, finito al Siviglia. Per Manquillo, terzino classe '94 segnalato ai tempi dell'Olimpique, Bielsa deve vedersela coi 25 milioni richiesti dall'Atletico Madrid. La Lazio però punterà parecchio sui prestiti onerosi con diritto di riscatto, quest'anno. Chiede 9 milioni proprio il Marsiglia per Thauvin, esterno tuttofare, che potrebbe sostituire Candreva o anche Keita, anche lui sempre sul mercato. Nell'ultima stagione il 23enne francese era in prestito al Newcastle dove Tare, per il centrocampo, monitora Moussa Sissoko, spilungone 26enne franco-malese. Ieri in Turchia tuonavano di un'offerta biancoceleste rifiutata per Oguzhan del Besiktas. Rimane tuttavia l'attacco la priorità: non convince (e non solo per lo stipendio) Fernando Llorente, serve più mobilità lì davanti. Immobile rimane la pista in standby, ma Bielsa vuole una punta di grido ed esperta per il dopo-Klose. Resterà un sogno Slimani, lo Sporting non transige sulla clausola da 30 milioni. Costa meno Ben Yedder, 25enne franco-tunisino del Tolosa da 17 gol in 35 presenze. Quando l'ex ct di Argentina e Cile sembrava a un passo dal Galatasaray aveva espresso il suo gradimento per Fernandao e Van Persie. Certi amori non finiscono, a volte ritornano.