Lazio, ora i nodi vengono alla penna

Lazio, ora i nodi vengono alla penna
di Alberto Abbate
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Venerdì 17 Febbraio 2017, 10:52 - Ultimo aggiornamento: 17:54
E' sereno e lo si vede nel tocco: 46 passaggi su 51 azzeccati. Biglia è tornato big. E la svolta sul rinnovo sembra aver dato lo sprint alla resurrezione. Il regista argentino ora c'è, è il top player anche per le occasioni create contro i rossoneri (4), per il passo (velocità media 8.6 Km/h) e le palle recuperate (10). Insomma, regia e interdizione al servizio della Lazio. Mente sgombra, piedi fatati come un tempo. Le mani non tremano più, eppure la firma ancora non c'è. Biglia non teme colpi di scena, si è promesso al club biancoceleste e non tornerà indietro. Allora cosa manca per mettere davvero nero su bianco e sfoderare l'ufficialità? Ballano le commissioni fra la società e il manager Montepaone. Non ha segnato nessuna novità, invece, l'incontro segreto di gennaio per Keita. Anzi, l'agente Calenda era piuttosto stizzito per il mandato - smentito da Lotito - affidato a Mendes per cedere il senegalese, sul quale rimangono il pressing e la mediazione d'Inzaghi per il rinnovo. Il Balde giovane è però obiettivo di diversi club: non ci sono solo i cinesi del Milan, ma anche quelli dello Shandong Luneng di Pellè, che lo considerano un'alternativa a Felipe. Sbirciato da tanti occhi a mandorla: il clamoroso retroscena è che la sorella Juliana aveva trovato l'accordo per 8 milioni a stagione con l'Habei Fortune, virato però su Hernanes alla richiesta biancoceleste di 60 milioni per il cartellino del suo numero 10. Lotito invece vuole sempre sbarazzarsi di Marchetti, di nuovo ai box per l'ennesimo infortunio: di certo la visita a Madrid insieme a Tare per Real-Napoli avrà fatto scartare Navas (fuori posizione su Insigne) fra i papabili sostituti fra i pali. Intanto il primo lo fa Strakosha: proprio dopo la gara con l'Empoli d'andata era già stato trovato l'accordo per il prolungamento. Un girone dopo, coi tempi infernali della Lazio, potrebbe finalmente arrivare una parata lunga cinque anni. Senz'altro più ricca dei miseri 96mila euro sino a giugno.