INCONTRO SEGRETO
I dolori di Biglia sul futuro in fondo sono gli stessi d’Inzaghi. L’ambizione è la stessa. Simone non vuole bruciarsi subito e fare la fine dei suoi predecessori: Petkovic e Pioli, soprattutto. Non è un caso che nelle scorse settimane abbia fatto la voce grossa e lanciato continue frecciate alla società per metterla con le spalle al muro, senza giri di parole, per il bene della Lazio: con tre competizioni, la rosa va rinforzata e non smembrata. Per carità, il mercato ha le sue leggi ed è anche giusto che Lotito non si precluda nessuna plusvalenza, ma allora Inzaghi pretende certezze sui futuri investimenti: no a nuovi giovani stranieri da far crescere, la Lazio ha bisogno di giocatori pronti. In particolare Simone direbbe sì alle dolorose cessioni di Keita e de Vrij, ma assolutamente no a quella di Biglia. Concetto ribadito anche nel vis a vis tenuto nascosto martedì notte per via della seconda fumata grigia.
CONTATTI COL LIVERPOOL
Patti chiari, panchina lunga: in caso di diniego di queste garanzie, non è in dubbio la firma d’Inzaghi, ma il destino della squadra. L’altro caso dolente riguarda sempre il pupillo Keita. Nessun incontro ancora con l’agente Calenda, solo pour parler col senegalese: la bozza di una proposta di rinnovo è da 1,5 milioni più bonus. Lotito pretende solo che Balde Diao sia chiaro: restare o andar via domani. Senza aspettare il 2018 e accordarsi con quella Juve, che lo aspetta a parametro zero. Lazio pronta a cedere Keita al Milan a 20-25 milioni o anche a nuove pretendenti. Da giorni a Formello Tare parla di Liverpool e nell’intermediazione con gli inglesi (già in affari per Luis Alberto) potrebbe intervenire il manager Lucci, già a colloquio col ds per la prossima sistemazione di Djordjevic. In Spagna rilanciano invece Barcellona e Real (oltre Valencia e Atletico) su de Vrij, ma Mendes ha recapitato anche un’offerta da 20 milioni per Wallace da Las Palmas.
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