Bologna-Roma, Dzeko: l'attaccante moderno al servizio della squadra

Bologna-Roma, Dzeko: l'attaccante moderno al servizio della squadra
di Alessandro Angeloni
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Sabato 21 Novembre 2015, 21:10 - Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 13:02
BOLOGNA. Quando gli hanno detto: piove, la partita di Bologna è a rischio, Dzeko si sarà fatto una bella risata. Ma questa la chiamate pioggia? Ma come, la partita è a rischio? Belli i tempi inglesi, quando si giocava (e si gioca) con la grandine e di gare sospese con questo clima se ne vedevano (e se ne vedono) davvero poche. Qui a Bologna non è stato sospeso niente, si è giocato. Male ma si è giocato. E Dzeko alla fine ha riso molto meno, vedendo da vicino la reale e inesistente stabilità del terreno del Dall'Ara. Doveva essere - in assenza di Salah e Gervinho - la partita giocata al suo servizio, è stata la solita gara con Dzeko al servizio della squadra. Con Edin "costretto" a fare gol, ma solo da fermo: mai un occasione vera, solo sponde e distintivo. Terzo centro in campionato, il secondo su calcio di rigore dopo quello del derby. La partita è stata sporca, lui si è ritrovato addosso solo palloni alti e impossibili. Proprio al bosniaco che, in maniera del tutto arbitraria, viene considerato uno a cui piace essere servito proprio così. Dzeko non è un pennellone che coltiva solo l'arte di prendere a sportellate gli avversari. E' un attaccante moderno, bravo nel gioco di sponda e nel palleggio, in più abile realizzatore. Ma qui, stavolta specialmente, era impossibile. Proprio giocando certe partite ti viene la nostalgia, non tanto dei soldi della Premier (tanto Edin il suo stipendio l'ha mantenuto anche qui), ma di un campo vero, dove la palla scorre anche sotto una pioggia più intensa di questa bolognese. Qualche tempo fa disse che il calcio italiano non era all'altezza di quello inglese e spagnolo, ora ha potuto toccare con mano. E con i piedi.
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