Centanni e il Villalba da batticuore:
«Possiamo arrivare tra le prime cinque»

Centanni e il Villalba da batticuore: «Possiamo arrivare tra le prime cinque»
di Tiziano Pompili
2 Minuti di Lettura
Lunedì 30 Novembre 2015, 17:43 - Ultimo aggiornamento: 18:05
Una vittoria col batticuore. Il Villalba vince la sua seconda gara esterna (dopo quella col fanalino di coda Torpignattara) battendo con uno spettacolare 4-3 l’Atletico Olevano in campo avverso. «Spettacolo? Sì, per chi l’ha vista» sorride Diego Centanni, centrocampista centrale col vizio del gol come il suo compagno (esterno offensivo) e capitano Simone Petrucci. Il Villalba, con loro, può anche risparmiare “i soldi” per gli attaccanti visto che i due hanno davvero elevate percentuali realizzative. Con la doppietta di Olevano Romano, frutto di due intelligenti e ben eseguiti calci di punizione, Centanni è già salito a quota cinque reti in campionato alle quali si devono sommare le due di Coppa.

«Sicuramente far gol mi piace e negli ultimi anni mi riesce spesso, anche se non è il mio mestiere» spiega il mediano (all’occorrenza anche difensore) classe 1992 che sta vivendo la sua quarta stagione con la maglia del Villalba. «Io sono proprio di queste parti e certamente mi fa un effetto particolare giocare per questo club».

Tornando al rocambolesco successo di ieri, Centanni sottolinea che «la squadra ha messo in campo tanto carattere perché siamo andati sotto due volte su un paio di disattenzioni difensive, ma siamo stati bravi a replicare prima con Ippoliti e poi proprio con Petrucci. Nella ripresa la mia doppietta ha portato la gara sul 4-2 prima del gol locale a dieci minuti dalla fine che ci ha fatto stare sulle spine fino all’ultimo. Ma abbiamo difeso con ordine senza particolari rischi e siamo riusciti a conquistare tre punti molto pesanti».

Che permettono al Villalba di tirarsi fuori dalla zona play out, anche se l’obiettivo del club tiburtino secondo Centanni dev’essere un altro. «Dobbiamo cercare di ripetere o migliorare il piazzamento della scorsa stagione, quando arrivammo quinti: tolte Valle del Tevere e Lepanto Marino non mi sembra ci siano squadre inavvicinabili».