Calciomercato, il potere dei soldi e la forza delle idee

Calciomercato, il potere dei soldi e la forza delle idee
di Mimmo Ferretti
2 Minuti di Lettura
Martedì 3 Gennaio 2017, 11:10 - Ultimo aggiornamento: 15:28
Juventus e Napoli, cioè la prima e la terza della classifica, regalando rispettivamente Rincon a Max Allegri e Pavoletti a Maurizio Sarri, si sono già portate avanti con il lavoro. Grazie, ovviamente, alla possibilità per entrambe di mettere serenamente mano al portafoglio. Juventus e Napoli possono permettersi un mercato aggressivo, cioè scegliere l'obiettivo e portarlo a casa (quasi) al volo. Tutti gli altri (grandi) club del nostro calcio, chi per un motivo e chi per un altro, non possono permettersi una cosa simile, ma devono rispettare la regola del vendere prima di comprare. Puoi avere una proprietà statunitense oppure cinese, la faccenda non cambia. Questo, ovviamente, non impedirà a società come la Roma e l'Inter di fare il proprio mercato, esattamente come lo faranno la Lazio e anche il Milan, che è in attesa di novità societarie. Magari per loro ci vorrà più tempo rispetto, ad esempio, al blitz juventino per Rincon, ma nessuno può escludere che in quei club possa arrivare, grazie alla forza delle idee, un giocatore di pari se non superiore valore del venezuelano. Ognuno, del resto, quando c'è di mezzo il mercato se la canta e se la suona come vuole: nessuno sbaglia mai, tutti azzeccano l'acquisto. Sarà solo il campo, però, a dire la verità vera. Che Fiera dei Sogni sarebbe sennò? L'importante, in questi casi, è non cedere alla tentazione che tutto ciò che luccica sia oro; e, valutando le notizie, fare attenzione alle polpette avvelenate perché durante il calciomercato girano bluff e controbluff al ritmo di un sospiro. Del resto, da queste parti non girano tanti soldi e anche le idee cominciano a scarseggiare: ciò che non manca, però, sono le chiacchiere, che almeno contribuiscono ad alzare l'audience tv se non il tasso tecnico di una squadra.
E così tra un finto scoop, un affare vero, un acquisto maivistoprima e l'ingaggio del Messi del futuro, il calcio italiano continuerà a confezionare nuove soluzioni di ingegneria finanziaria e ad indebitarsi. Perché, come si sa, il tifoso che porta i soldi va sempre rispettato: se poi il nuovo eroe si rivelerà un emerito pippone, sarà soltanto frutto di un innocente errore di percorso. Se non addirittura la vittima di un complotto di quei ricconi sfondati della Super League cinese.