Belotti nell'Italia di Ventura: «Il ct mi conosce, ma non ho il posto fisso». Per Bonucci altri due giorni di permesso

Andrea Belotti
di Ugo Trani
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Martedì 30 Agosto 2016, 17:42 - Ultimo aggiornamento: 31 Agosto, 00:57

dal nostro inviato
In Aula Magna, a Coverciano, spazio al capocannoniere del campionato, con 4 gol in 2 partite. Belotti, detto il Gallo, si augura di alzare la cresta anche in maglia azzurra. «Il campionato, per me, è iniziato bene. Peccato per i due rigori sbagliati. Potevo stare a 6 reti Ho sfruttato le occasione che mi sono capitate. Adesso sono qui, emozionato e felice. Non sono rimasto male di non essere stato chiamato da Conte per l'Europeo. Non ho mai fatto parte di quel gruppo. Mi sono rimboccato le maniche per farmi trovare pronto».

SFIDA AL PIPITA
Andrea, centravanti del Toro, si prepara al derby del gol con lo juventino Higuain, re dei bomber nello scorso torneo con il primato delle 36 reti segnate con la maglia del Napoli. «Io devo solo essere bravo a sfruttare le chance che avrò in ogni partita. Ultimamente appena tocco la palla, la butto dentro. L'argentino, nell'ultimo campionato, è stato un mostro. Ha sempre fatto centro e ha pulire battuto il record della serie A. Io, però, mi devo pensare solo a far bene per il Torino, senza guardare a Higuain».

PUPILLO DEL CT
Ventura si prepara a lanciarlo in Nazionale, dopo averlo svezzato nel Torino. «Io conosco lui e lui conosce me. So quello che chiede. Può essere vantaggio. Ma lui, al momento di scegliere, punta sempre sui giocatori più in forma. Su chi vede bene in allenamento. Qui non c'è un compagno con cui mi gioco il posto. Sono tutti bravi e anche esperti. C'è grande concorrenza. Comunque è più facile che sia io a dover ringraziare Ventura. L'anno scorso, nel girone d'andata. Feci solo un gol. Ma lui mi ha aspettato, dandomi fiducia e seguendomi in ogni allenamento. Mi ha incitato e incoraggiato. E nel ritorno ho realizzato 11 gol. Ventura è un maestro di tattica. Studia gli avversari e ci prepara per metterli in difficoltà».

OCCHIO AL KUN
«Sono Belotti, anche se mi fa piacere essere paragonato a Casiraghi e Vieri». Ma Andrea qualche preferenza, per scegliersi un attaccante da imitare, ce l'ha: «Guardò spesso Aguero. E mi è sempre piaciuto Shevchenko: grande giocatore, soprattutto umile. E non si si è mai fatto notare per qualche stupidaggine. Io, come caratteristiche, sono una punta che ama andare in profondità e buttarsi negli spazi. E non mi spavento certo quando c'è il contatto fisico. Un gol rovesciata è sempre bello,, ma io spero che siano tanti i gol alla Belotti. Di destro, sinistro e di testa. Io so di poter segnare in tutti i modi, basta stare al posto giusto nel momento giusto». Intanto non vede l'ora di conoscere l'inglese Hart: «Appena torno a Torino, gli darò il benvenuto. E' un ottimo portiere e ci può dare grossa mano».

LINEA VERDE
«Giovani in Italia c'è ne sono tanti. Ma poi conta il campo e gioca chi sta bene fisicamente e psicologicamente. Decide l'allenatore», avverte Belotti. «Qui, per noi debuttanti, è un onore stare accanto a grandi campioni. Possiamo diventare gli azzurri del futuro grazie ai loro consigli, speriamo prima possibile. Quando sono entrato a Coverciano mi sono subito sentito euforico. L'emozione è stata grande, ora spero di rimanere in questo gruppo che è davvero molto unito. I più esperti mi hanno aiutato nell'inserimento, confermando di essere campioni anche fuori dal campo». Si augura di debuttare contro la Francia: «la nazionale di Deschamps è stata finalista all'Europeo. So già che la loro difesa non ci lascerà spazio. Ma noi stiamo lavorando con Ventura per partire bene».

BONUCCI

Il Ct Ventura ha concesso altri due giorni di permesso a Leonardo Bonucci, bloccato a Torino per seguire da vicino il decorso post operatorio del figlio Matteo, operato d'urgenza domenica scorsa (è il secondo intervento dopo quello del 30 luglio scorso). 

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