COLPI DI CLASSE
Possesso palla, tecnica individuale raffinata, velocità d'esecuzione di schemi definiti: quando hai questi valori, non c'è nazionalità o cultura che tenga. Se mai, si può dire che quel Barcellona era più spettacolare di questo Bayern. Perché al mondo esiste un solo Messi, un solo Xavi e un solo Iniesta. Questo Bayern, però, è sicuramente più solido di quel Barça. Al punto che, pur privo di gente come Robben, Ribery, Alaba, Benatia, Javi Martinez e Schweinsteiger, ha rimontato e strapazzato il Porto, volando in semifinale. Forse, un Barça senza Messi, Xavi, Iniesta, Piquè, Sergio Busquets e Dani Alves non ci sarebbe riuscito. Chissà. E se i catalani non si spostavano mai dal 4-3-3, i bavaresi sanno anche giocare in un altro modo: martedì sera hanno cominciato sotto il segno del guardiolismo più puro, cioè 4-3-3, ma si sono sistemati in fretta con il 4-2-3-1 e per i portoghesi sono cominciati i dolori. Come dire che il Pep di oggi è più duttile, più completo di quello che allenava in Catalogna. Ancora il miglior insegnante di calcio al mondo, in parole povere.