Bayer-Lazio, Onazi è il migliore, ma non è un bel segnale

Bayer-Lazio, Onazi è il migliore, ma non è un bel segnale
di Gabriele De Bari
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Mercoledì 26 Agosto 2015, 23:13 - Ultimo aggiornamento: 23:14
LEVERKUSEN - Se il migliore è Onazi, allora la situazione è pesante. Il centrocampista, insieme a Keita, è stato tra i pochissimi a salvarsi nel marasma di Leverkusen. Ci ha messo forza, grinta e cruore, tutto quello che i compagni non hanno profuso nell'impegno più importante della stagione. Ha giocato un buon primo tempo, fatto di pressing, raddoppi, contrasti e palle recuperate, cercando di tenere in piedi un reparto dove i vari Parolo, Candreva, Basta e Lulic sono costantemente andati in difficoltà. Non poteva fare il Biglia, non ne ha né le qualità tecniche, né lo spessore, Onazi ha piedi grevi e non gli si doveva chiedere d'impostare la manovra ma, dal momento che è stato schierato per conferire maggiore robustezza nella fase d'interdizione, ha svolto appieno il proprio lavoro. Nessuno si aspettava di più. Nella gara d'andata fu tra i peggiori, stavolta ha fatto decisamente meglio ma non è bastato per fronteggiare e folate tedesche, sempre più impetuose ed efficaci. Onazi ha dato il massimo del proprio repertorio che è comunque modesto tecnicamente, gli altri nemmeno il minimo. Ed è questo che deve preoccupare e far riflettere. Quando il più positivo è l'elemento di rottura,qualcosa non ha funzionato e, nella Lazio umiliata dal Bayer, è stato un tracollo generale. Se tutti, in particolare gli elementi di maggiore esperienza e classe, avessero messo in campo anche l'anima, così come ha fatto il nigeriano, il risultato sarebbe stato diverso e magari anche la qualificazione avrebbe cambiato direzione. Ma senza l'umiltà e la cattiveria agonistica non si possono affrontare le sfide europee. Un messaggio per la società che dovrà comunque onorare nel migliore dei modi l'Europa League.
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