Champions, Balotelli-Ancelotti 0-3
Cerci trova il gol all’ultimo palpito

Champions, Balotelli-Ancelotti 0-3 Cerci trova il gol all’ultimo palpito
di Benedetto Saccà
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Mercoledì 22 Ottobre 2014, 23:21 - Ultimo aggiornamento: 23:33


Leggero il volo del Real Madrid di Ancelotti, planato facile oltre l’ostacolo del Liverpool di Balotelli. Un gol di Cristiano Ronaldo e una doppietta di Benzema hanno archiviato la pratica di Anfield Road in 41’ appena (3-0): e, a stringere, gli spagnoli hanno offerto una prova di spessore a tre giorni dal Clasico di Liga col Barcellona di Luis Enrique. Pessima, all’opposto, la prestazione di Balotelli, sostituito per pietà dal tecnico Rodgers durante l’intervallo. Mario, ormai ex centravanti azzurro, ha fallito l’ennesimo appuntamento: vaga per il campo alla (vana) ricerca di un’idea ma puntualmente si smarrisce lungo misteriosi viottoli. Preoccupante, a tratti. I campioni d’Europa si sono confermati comunque primi nel girone B a punteggio pieno dopo tre turni e hanno già acciuffato, di fatto, l’accredito per gli ottavi di finale, considerando che tutti gli «abitanti» del raggruppamento sono raggrumati a quota tre punti. D’altronde, stasera, l’imprevedibile Ludogorets ha perfino piegato (1-0) il Basilea in casa: ha risolto Minev, ben oltre il tempo massimo.

Continua a naufragare, intanto, il Galatasaray di Cesare Prandelli: i colpi devastanti oggi l’ha indovinati il Borussia Dortmund allo stadi Ali Sami Yen. Quattro gol a zero: e sarebbe potuta andare pure peggio. Aubameyang per due volte, Reus e l’appena subentrato Adrian Ramos hanno bruciato in scioltezza le velleità dell’ex laziale Muslera, apparso per la verità davvero impresentabile. A riposo in panchina, invece, Immobile. Il Borussia ora è capolista del girone D con nove punti mentre i turchi hanno affondato un piede (e mezzo) nel baratro, visto che sono ultimi a quota uno insieme all’Anderlecht. Già, perché i belgi si sono lasciati sorprendere dalla rimonta esterna dell’Arsenal (2-1): Najar ha illuso addirittura dopo 71’, quindi Gibbs e Podolski hanno corretto il corso della sfida all’estremo palpito. Bravi i londinesi, va detto, adesso secondi con un ritardo di tre lunghezze appena rispetto ai tedeschi.

Viceversa Giulio Donati, sì l’ex del Grosseto, del Padova e del Lecce, ha sbloccato la gara fra il Bayer Leverkusen e lo Zenit San Pietroburgo, firmando fra l’altro il proprio primo gol sia in Champions League che indossando i colori del Bayer. A seguire la squadra di Schmidt ha spiegato le ali e ha raddoppiato grazie a Papadopoulos (2-0), volando così al comando del gruppo C con sei punti. Al contrario lo Zenit è scivolato al terzo posto a quota quattro e ha dovuto ubbidire al sorpasso del Monaco, ora secondo a cinque e capace stasera di strappare un pareggio (0-0) al Benfica, smottato ormai all’ultima piazza con un punticino.

Quanto al raggruppamento della Juventus, anche l’ex giallorosso Alessio Cerci ha partecipato al trionfo raccolto dall’Atletico Madrid contro il Malmö al Vicente Calderon (5-0). Alessio ha realizzato «soltanto» il quinto gol della serata, certo, eppure, si sa, i lunghi viaggi cominciano sempre con i piccoli passi, specie sotto il profilo psicologico. Del resto Koke, Mandzukic, Griezmann e Godin si erano dati d’attorno solo per stendergli un tappeto (bianco)rosso ai piedi.