Ecco il ritorno dei quarti: Bayern e Psg a caccia della rimonta contro Porto e Barça

Ecco il ritorno dei quarti: Bayern e Psg a caccia della rimonta contro Porto e Barça
di Benedetto Saccà
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Lunedì 20 Aprile 2015, 16:43 - Ultimo aggiornamento: 21:27
Due risultati identici ma forse, a guardare in profondità, neppure molto. Domani sera si giocheranno le prime partite di ritorno dei quarti di finale della Champions League. Il Barcellona riceverà il Paris Saint-Germain al Camp Nou, mentre il Bayern Monaco ospiterà il Porto all’Allianz Arena. Per una casualità tutta da interpretare, entrambe le sfide di andata si sono chiuse sul punteggio di 3-1: per i blaugrana di Luis Enrique e per i portoghesi di Julen Lopetegui. Eppure, per poter planare in semifinale, a una delle squadre sconfitte «basterà» firmare due gol e non incassarne; all’altra, curiosamente, no.

Perché, una settimana, fa il Porto ha vinto in casa e quindi se domani perdesse per 2-0 in Germania, dovrebbe cedere il passo ai tedeschi di Pep Guardiola per la minore prolificità in trasferta. Viceversa, sull’altro versante, il Barça ha conquistato il successo proprio in trasferta e dunque, ammesso e non concesso che perda per 0-2 davanti al proprio pubblico, comunque acciufferebbe la promozione, facendo leva sul tris calato al Parco dei Principi.

Esaurito il giro sull’ottovolante dei calcoli, appare chiara una nota su tutte: le imprese cui sono chiamati il Psg e il Bayern avranno tratti, contorni e sostanza piuttosto differenti. Da un lato non stupirebbe una rimonta dei bavaresi, specie soppesando il valore tecnico complessivo del Porto; dall’altro, al contrario, nessuno (o quasi) ha il coraggio di ipotizzare un crollo dei catalani tanto pronunciato da spalancare le porte delle semifinali ai parigini. «Sono ottimista al cento per cento sulle possibilità di entrare in semifinale», ha proclamato Guardiola.

Certo, va sottolineato che Laurent Blanc potrà disporre nuovamente di Verratti e di Ibrahimovic, assenti e rimpianti mercoledì scorso, ma non potrà contare sugli infortunati Thiago Silva e Thiago Motta; e soprattutto dovrà ben ponderare le decisioni legate a David Luiz, ancora confuso dai due tunnel subìti da Suarez. Il Barcellona naviga sereno, anche se non sarà esente dai pericoli, dato che per definizione le eccessive confidenze giocano pessimi scherzi e alla difesa di Luis non è di sicuro estranea una certa tendenza alla distrazione. Ma avere Leo Messi, Suarez e Neymar è sempre un ottimo antidoto.

Quanto alla sfida di Monaco, non bisogna dimenticare che il Bayern è tuttora zavorrato dagli infortuni, oltre che boicottato da una tensione interna. Del resto, come si sa, pochi giorni fa si è pure dimesso il medico storico Hans-Wilhelm Müller-Wohlfahrt. Poco confortante la freddezza della cartella-stampa della Uefa: dice che «anche se non è mai stato battuto 3-1 in una partita di andata, il Bayern è stato chiamato a rimontare uno svantaggio di due gol in quattro occasioni nelle competizioni Uefa ed è sempre stato eliminato».

Il Porto è l’unico club in competizione ancora imbattuto. Il Bayern è invece alla caccia della quarta semifinale consecutiva di Champions. Alex Sandro e Danilo sono squalificati; Alaba, Benatia, Ribery, Robben e Schweinsteiger ancora in bilico. Infine, non sembra inutile registrare che Guardiola si è presentato in sala-stampa indossando una maglietta nera con la scritta «Giustizia per il Topo», in riferimento a Jorge Lopez, un giornalista argentino morto in un incidente stradale in Brasile alla vigilia della semifinale del Mondiale scorso tra l’Argentina e l’Olanda.
I campioni li si riconosce da certi particolari.