Dato il punteggio dell’andata (0-0), ogni risultato differente da successo madridista promuoverà di certo i biancorossi campioni di Spagna. Insomma, l’ombra della rivincita si allunga pesante sul profilo del Real, che fra l’altro non riesce a battere i rivali cittadini dal 24 maggio scorso, dal giorno dunque della finale di Lisbona. E se il desiderio di rivalsa dei colchoneros dovrà proprio esaudirsi, di sicuro non esisterà migliore occasione di un ritorno di Champions incorniciato nel Santiago Bernabeu.
Gelida la vigilia, e non per le temperature. Serpeggia un filo di tensione nei gesti dei protagonisti del Madrid: l’ansia può irrigidire i muscoli e annebbiare la mente. Come detto, Ancelotti non potrà disporre di giocatori imprescindibili: per intendersi, Marcelo sarà squalificato, mentre Bale, Benzema e Modric neppure sono entrati nella lista dei 19 convocati. «All’andata il Real ha giocato da migliore del mondo. Nessuna delle squadre avrà più responsabilità dell’altra. Notti come questa non tornano», ha ragionato Simeone. A Cristiano Ronaldo, come sempre, l’onere, l’onore e il privilegio di riscrivere il destino del Real e consegnarlo alla storia.