Florenzi: «Che beffa, ce la siamo meritata»
De Sanctis: «Non si può prendere gol così»

Florenzi: «Che beffa, ce la siamo meritata» De Sanctis: «Non si può prendere gol così»
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Martedì 25 Novembre 2014, 20:20 - Ultimo aggiornamento: 20:55
«E’ una grande beffa per noi, ma ce lo siamo quasi meritato perché nel secondo tempo non siamo stati la Roma del primo tempo. Ci siamo messi tutti dietro, non siamo riusciti a tenere bene il pallone, non siamo stati molto corti. Ci dispiace, perché prendere gol a 15 secondi dalla fine fa veramente male». Un'analisi dura e lucida quella di Alessandro Florenzi ai microfoni di Sky Sport al termine di Cska-Roma.



Il secondo tempo. «Dovevamo cercare di essere la Roma del primo tempo e basta. E non lo siamo stati. Se fossimo stati la Roma del primo tempo la partita finiva 2 o 3 a zero».



Giocare da terzino. «Cerco solo di dare il meglio per la squadra e cercare di fare quello che mi chiede il mister. Questa sera era andata bene fino a poco tempo fa».



La Roma può battere il City? «La Roma del primo tempo sì».





DE SANCTIS AL VELENO

Molto duro anche Morgan De Sanctis. «È chiaro che, per come è stata gestita la partita e per come è arrivato il loro gol, è evidente che il rammarico è tantissimo. Vorrà dire che ci giocheremo questa qualificazione fino all’ultimo minuto dell’ultima partita. Un peccato grandissimo quello di non aver vinto perché, per quello che si è visto sul campo, l’avremmo meritato. Anche se poi il CSKA in alcune circostanze è stato bravo a crederci fino in fondo, a tenere il pallino del gioco, però noi abbiamo avuto le occasioni per chiudere la partita e non l’abbiamo fatto».



Il gol subito. «La premessa è che per me quella situazione lì non doveva esistere. Perché al 92° e 50 secondi abbiamo la palla noi e non può esistere. Poi quello che succede dopo è che ci abbassiamo troppo. E se pensate che io sia stato poco reattivo o altro, non potevo far altro che prendere gol e stare zitto. Mi sarebbe venuta voglia di protestare per il fuorigioco, ma era troppo grande l’amarezza».



La squadra bassa. «Il portiere può solo incitare i compagni a salire. Per fortuna ci sono le registrazioni audio e quindi le mie indicazioni erano chiaramente quelle di salire. Però quando sei così non puoi far altro che aspettare che il pallone ti arrivi il più vicino possibile e cercare di tirarlo fuori dalla porta. Peccato comunque di non aver vinto una partita che ci avrebbe messo in una condizione favorevolissima, forse anche di festeggiare questa sera. Ci rimbocchiamo le maniche e andiamo convinti fra due settimane di poter fare risultato pieno con il City, che matematicamente ci consentirebbe di passare il girone».
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