Chievo-Napoli 0-0: un punto per mantenere la vetta

Chievo-Napoli 0-0: un punto per mantenere la vetta
di Matteo Sorio
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Domenica 5 Novembre 2017, 12:20 - Ultimo aggiornamento: 20:00

Un Napoli a velocità ridotta (era la prima senza Goulham, a sinistra: s’è notato). E un pareggio dai colori spenti (specie perché la Juve torna sotto, a -1, e sull’Inter poteva scattare il mini-allungo). Niente record, la capolista si ferma a 32 punti. Si ferma pure il tridente dei piccoletti, che a Verona non timbra il cartellino: era successo, in stagione, soltanto con Man City e Inter. È successo, al Bentegodi, che il giubbotto del Chievo, specie a centrocampo (Hamsik poco pungente) ha retto le folate azzurre, troppo alterne, mai costanti. I padroni di casa l’hanno approcciata col 4-4-2 anziché col 4-3-1-2, quasi sempre due uomini pronti a raddoppiare su Insigne (su Callejon, vita semplice per Gobbi) e un atteggiamento piuttosto abbottonato (non rinunciatario, tuttavia). Atteggiamento accettato ma sofferto dal Napoli, che ci ha provato, di buona lena, a tessere scambi rapidi, girando però abbastanza sotto ritmo e combinando poco di davvero temibile: di fatto una sola vera azione ficcante, alla Sarri, con quattro passaggi rapidi Insigne-Jorginho-Mertens-Hamsik e l’imbucata per Callejon, impreciso dal lato destro. Azione cascata nel primo tempo, per 45’ in cui il possesso palla ­– canovaccio mantenuto fino al 90’ – è stato pressoché interamente azzurro e l’assenza di Ghoulam, lì a sinistra, s’è fatta sentire per la minor spinta di Mario Rui, al debutto dal 1’ e ancora non al top. Primo tempo in cui quelli di Sarri hanno comunque occupato bene il campo, permettendo pochissimo al Chievo, praticamente nessun tiro in porta (i pochi tiri nello specchio concessi all’avversario sono una delle virtù del Napoli). Il cambio di velocità, non così forte ma comunque rilevabile, il Napoli semmai l’ha impresso in avvio di ripresa. È proseguita, al contempo, la difficoltà nel mettere alle corde l’ordine e l’equilibrio del Chievo, che da due anni ha preso anche a cercare il gioco palla a terra. Squilli a Sorrentino? Un colpo di testa ravvicinato di Hamsik (Maradona resta a 115 gol in azzurro, lui a 114), un destro di Zielinski, un altro a giro di Insigne. Domande sparse: Napoli intristito dalle quattro sberle recenti del City, Napoli stanco per il tour de force e bisognoso di quella sosta che a giudicare dal match di Verona capita a pennello? Forse. Di certo, i numeri della partita non possono far piacere a Sarri: 7 parate di Sorrentino contro una di Sepe (Reina aveva il mal di schiena) eppure, alla fine, 0-0. Nella corsa allo scudetto, si chiama passo falso. 

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