Ciampino, Marchetti e il Gravina:
«Loro forti, ma dobbiamo fare punti»

Ciampino, Marchetti e il Gravina: «Loro forti, ma dobbiamo fare punti»
di Tiziano Pompili
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Sabato 21 Gennaio 2017, 13:01
Il 2017 non è iniziato nel migliore dei modi. Due partite e altrettante sconfitte con sei gol subiti e nessuno fatto. Il Città di Ciampino deve scuotersi, ma il calendario non l’aiuta: domani al Superga arriva il Gravina, attuale terza forza del girone H (al pari della Nocerina) con quattro punti di ritardo dal Trastevere capolista. Una formazione che, tra l’altro, lo stesso tecnico ciampinese Santoni indicò come favorita per la vittoria finale dopo l’incrocio nel girone d’andata.
 
«Quel giorno facemmo una grande partita – ricorda il centrocampista centrale classe 1997 Alessandro Marchetti -, uscendo dal campo battuti per 2-0, ma a testa alta. E’ vero che il Gravina fece un’ottima impressione, d’altronde basta leggere i nomi del loro organico e non a caso sono ancora lì nelle zone di vertice». Il Città di Ciampino ha cominciato il nuovo anno con il k.o. interno contro il Nardò e soprattutto col rovescio rumoroso per 4-0 nello scontro diretto sul campo (innevato e quasi impraticabile) della Vultur. «Domenica scorsa abbiamo commesso tanti errori – ammette Marchetti – al di là delle condizioni del campo che sicuramente ci hanno condizionato. Dobbiamo reagire e cercare di prendere punti in ogni gara: crediamo ancora alla salvezza, manca quasi tutto un girone di ritorno».
 
Il centrocampista, reduce da due anni di serie D con la maglia dell’Aprilia, è comunque soddisfatto dello spazio avuto a livello personale in questa sua prima stagione al City. «Sto benissimo qui, Santoni è un ottimo tecnico e tutto il gruppo mi ha aiutato ad inserirmi senza problemi: sto avendo lo spazio che speravo e sento fiducia attorno a me. Se ho la speranza di fare un salto? Quella dev’esserci sempre, ma ora sono concentrato su questa stagione». Marchetti, da giovane “esperto” della categoria, dà un giudizio anche sulle qualità dei suoi compagni “under” alla prima annata in serie D. «Ci sono tanti ragazzi con buone qualità, credo possano crescere ancora».
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