A distanza di un paio di mesi da quelle direttive, però, la situazione a livello societario non si è sbloccata: il Colleferro è sempre in mano al presidente Talone e sembra che uno dei nodi “condizionanti” per l’eventuale passaggio di mano in società sia quello sulla nuova gestione dei campi. In quel caso bisognerebbe aspettare le decisioni del Comune e i tempi potrebbero allungarsi. «La mia priorità rimane il Colleferro perché qui mi sono trovato davvero bene e la società mi ha dimostrato tutta la sua stima. Nel momento in cui dovessi ricevere una proposta importante, magari da un club di categoria superiore, metterei al corrente il Colleferro della situazione. Finora, però, ci sono stati solo dei sondaggi indiretti e quindi nulla di concreto». Il suo nome, comunque, viene abbinato da molti addetti ai lavori a quello di diverse società di Eccellenza e serie D. «Questo fa sicuramente piacere. Al contrario di quanto avviene per la gran parte dei tecnici laziali, io faccio l’allenatore a tempio pieno, per me è un lavoro e dunque sentire determinate considerazioni non può che inorgoglirmi».
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