Commissariamento Figc, le 4 componenti chiedono l'intervento del Governo

Commissariamento Figc, le 4 componenti chiedono l'intervento del Governo
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Mercoledì 20 Giugno 2018, 14:25 - Ultimo aggiornamento: 15:06

Della mancata convocazione dell'assemblea elettiva della federcalcio si dovranno occupare, secondo gli auspici delle componenti che la richiedono (Aic, Aia, Lega pro e Lega dilettanti, per un totale del 73% della forza voto) l'ufficio sport della Presidenza del consiglio dei ministri e gli organismi calcistici internazionali. È questo il senso di quanto scaturio oggi dall'incontro nella sede della Lega Nazionale Dilettanti, a Roma, dei rappresentanti di Lega Pro, LND, Aic e Aia per esaminare la situazione relativa alla richiesta di convocazione di assemblea straordinaria elettiva della Figc, formalizzata il 18 maggio con il deposito di 201 richieste di delegati, in rappresentanza di oltre il 73% degli aventi diritto al voto.
«Particolare preoccupazione desta la circostanza che, ad oggi, dopo oltre un mese dalla formalizzazione della richiesta di convocazione come previsto dallo Statuto federale, il Commissario Straordinario non abbia ancora fornito riscontro né abbia indicato una data per la celebrazione dell'assemblea, tenuto conto che l'ultimo giorno utile è il 16 agosto e che una simile ipotesi renderebbe gravosa la partecipazione dei delegati, in particolare quelli già impegnati nelle attività agonistiche». «Una riflessione comune è stata fatta sul rispetto del principio di democrazia interna che caratterizza lo Statuto della Figc - prosegue la nota - e, più in generale, di tutte le organizzazioni sportive, laddove si tiene conto che la richiesta di assemblea proviene dalla gran parte dell'elettorato e soprattutto che all'atto del commissariamento della Figc la Giunta del Coni, nel procedere alla nomina del Commissario Roberto Fabbricini, ha giustamente evidenziato la necessità "di pervenire nel minor tempo possibile alla ricostituzione degli Organi Federali", condizione che oggi si è verificata attesa la ritrovata unità della base delle Componenti».

A tale proposito, «si è pervenuti alla determinazione di investire della specifica questione sia gli organismi internazionali calcistici, sia i competenti organismi di vigilanza, tra cui l'Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per la valutazione di eventuali comportamenti omissivi. I rappresentanti delle citate Componenti hanno altresì rilevato che, seppur mediaticamente si invocano principi informatori e modifiche statutarie approvate e da approvare, ad oggi, disattendendo le più elementari norme di democrazia e trasparenza che caratterizzano gli organismi di natura pubblica, nessun documento risulta formalmente disponibile per l'esame e la valutazione da parte di tutti i soggetti interessati. A riprova di tale comportamento - conclude la nota congiunta - basti citare la circostanza che la delibera di commissariamento della Figc, mai pubblicata sul sito istituzionale del Coni, è stata acquisita solo a seguito di una ordinanza di esibizione del Tribunale Federale Nazionale, su ricorso proposto dalla Lnd. Per questi motivi, le componenti interessate hanno deciso di attivare i propri Uffici Legali al fine di verificare il rispetto del corretto iter procedurale in corso, e valutare eventuali azioni di tutela degli associati, sia in sede civile, sia in sede penale».

«Ricorsi dopo il 10 luglio? Riteniamo che ci sono delle regole, chiediamo il rispetto delle regole, c'è un arbitro, l'arbitro è il Coni e deve fare l'arbitro, punto. Elezioni a ottobre? No, il termine ultimo è il 16 di agosto» Così il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, al termine dell'incontro delle componenti della Federcalcio svolto oggi a Roma.

Il capo della Lega Pro chiede che si svolgano entro i tempi previsti dalla legge le elezioni federali: «Noi abbiamo raccolto le firme e presentato al commissario una richiesta di convocazione dell'assemblea. Vigileremo sul rispetto di queste regole. Ci aspettiamo la richiesta dell'assemblea entro 90 giorni. Si vuole provocare sulla scelta del candidato ma non abbocchiamo, non è opportuna questa ricerca costante da parte di terzi soggetti estranei al nostro mondo federale nel ricercare un altro candidato». «Se qualcuno vuole correre il rischio sotto il profilo civile e penale - ha concluso Gravina - noi abbiamo istituito un gruppo di legali per vigilare sul rispetto di queste norme»

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