Crisi Figc, il Coni punta a ridisegnare i rapporti di forza

Crisi Figc, il Coni punta a ridisegnare i rapporti di forza
di Emiliano Bernardini
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Martedì 21 Novembre 2017, 07:30
Malagò può commissariare la Federcalcio? No, secondo quello che dice lo Statuto all’articolo 24, comma 9. La via più lineare vede il presidente dimissionario convocare l’assemblea elettiva entro 90 giorni e gestire la transizione con l’attuale Consiglio federale svolgendo l’ordinaria amministrazione. Nel caso specifico poi Lega B (giovedì) e Lega A (lunedì) eleggono i rispettivi presidenti. A questo punto partirebbe la caccia al successore di Tavecchio, con Cosimo Sibilia in pole position. Il numero uno del Coni avrebbe in mano i cavilli giuridici per poter commissariare la Figc: ingovernabilità del calcio italiano che non ha rappresentanti delle due leghe maggiori e, ora, del suo presidente. Non è casuale il fatto che la Giunta Coni sia stata convocata proprio domani, il giorno prima delle elezioni della serie B. Il commissario in Figc non è gradito e volendo i consiglieri possono far ricorso al Tar. Ma in questo scenario chi lo farà? Forse lo stesso Tavecchio e Abete. Difficile che si espongano altri. Preferiscono tapparsi il naso. E Malagò punta su questo: mettere le mani sulla Federcalcio, traghettandola verso nuovi orizzonti. Un commissariamento lungo che consentirebbe di mettere mano allo Statuto cercando una ridistribuzione dei poteri e creando una federazione forte con un settore tecnico in mano ad ex giocatori che piacciano all’opinione pubblica. 
UNICO BINARIO
Malagò decidendo di fare lui stesso il commissario quasi sicuramente “perderebbe” l’appoggio di Lotti. Viceversa sarebbe una voce da spendere con l’altra ala politica. Nulla esclude che un domani il numero uno del Coni possa essere indicato come nuovo ministro dello sport. Ma con la nuova legge elettorale è molto probabile che esca un governo di coalizione e l’attuale Lotti è l’unico nome indicato a fianco della casella ministro dello sport. E allora, in questo preciso momento, non è consigliabile scontentare nessuna delle due parti politiche. A questo punto, ecco che il nome perfetto appare quello del Segretario Generale del Coni, Roberto Fabbricini. Uomo esterno, ma al tempo stesso legato a doppio filo con Malagò.
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