Nato a Milano il 28 aprile 1960, Zenga ha un eccellente trascorso sia da calciatore che da allenatore. Dopo esser stato una vera e propria bandiera del calcio italiano nonché uno dei migliori portieri del mondo, ha proseguito nella carriera da allenatore allenando, tra le altre, Catania, Palermo e Sampdoria, ed ottenendo diversi titoli all’estero. Prima della conferenza di presentazione, Zenga, affiancato dal presidente Gianni Vrenna e dal ds Ursino, ha ricevuto una commovente accoglienza da parte della Curva Sud che lo ha atteso nello “Scida”. «Ringrazio la società – sostiene il nuovo tecnico rossoblù - perché per me è una grandissima opportunità. L’accoglienza che ho ricevuto mi fa capire, ancora di più, che sono nel posto giusto, a differenza di quanto mi era capitato nelle ultime due stagioni nelle quali non era evidentemente il momento giusto. Non trovo una società ma una famiglia che è abituata a lottare, con una grandissima voglia di mantenere la categoria, e dei tifosi caldissimi che vogliono aiutare la squadra. Io posso promettere che lavoreremo con grande scrupolo, con grande normalità perché nel calcio non ci si inventa niente, e che lotteremo per tutti i 90 minuti su ogni pallone, siamo noi prima a dover trascinare la gente, non il contrario, poi loro ci aiuteranno nei momenti difficili. Un ultimo ringraziamento, da collega, lo rivolgo a Davide Nicola, che ha fatto qualcosa di straordinario. E io spero di poter ripetere quello che ha fatto lui l’anno scorso che non verrà mai dimenticato da nessuno».
Domani si scenderà in campo in casa contro il Sassuolo e Zenga siederà in panchina. «Ho anche pagato la tassa allenatori – ammette scherzandoci su». In un giorno non potrà cambiare molto, è inutile parlare di moduli: cosa può cambiare già da subito? «Dal punto di vista tecnico-tattico, naturalmente in un giorno non posso fare molto. Mi fido tanto di quello che hanno fatto i collaboratori fino adoggi perché so che sono dei professionisti bravi e preparati. Quello che sicuramente potrò fare è parlare alla squadra e trasmettergli determinati concetti». «Dopo le dimissioni di Nicola la scelta è ricaduta subito su Walter Zenga – sottolinea il presidente Gianni Vrenna– Abbiamo parlato al telefono 5-10 minuti durante i quali ho percepito tantissimo entusiasmo che mi ha convinto a portarlo a Crotone. Ed eccolo qui».
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