Zeman: «Roma e Lazio dovete crederci. Totti il più forte, se vuole deve continuare»

Zeman: «Roma e Lazio dovete crederci. Totti il più forte, se vuole deve continuare»
di Redazione Sport
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Martedì 29 Novembre 2016, 18:37 - Ultimo aggiornamento: 21:45

Il derby alle porte visto da chi di derby ne ha vissuti tanti su entrambe le panchine. Il grande ex di Roma e Lazio, Zdenek Zeman, tecnico biancoceleste dal 1994 al 1997 e dei giallorossi dal 1997 al 1999 e poi nella stagione 2012/13. «La Roma deve pensare a fare meglio possibile, ci sono dei vuoti e bisogna trovare la continuità del rendimento. Scudetto? La squadra c'è. Lazio da Champions? In questo momento bisogna crederci, poi servirà continuità», spiega il boemo, pronosticando una grande stagione per entrambe le romane. Verso la stracittadina di domenica «difficile sempre fare previsioni», rileva a margine della presentazione del libro 'Io & Paul' di Stefano Greco, presso il Circolo Canottieri Lazio. «Sono due squadre che si equivalgono in questo momento. Spero in una bella partita di calcio. La Lazio ha fatto tanti risultati utili ma non ha mai convinto pienamente, ma sapete che io guardo di più in attacco e i tre davanti mi piacciono tantissimo e possono creare problemi alla Roma. Anderson, Keita e Immobile mi ricordano un pò il Pescara con Caprari a destra».

Secondo Zeman non ci sono uomini derby in particolare («chi farà il gol decisivo sarà l'uomo derby»), ma tra i giallorossi, Totti a parte, occhio a Dzeko: «Sta facendo bene come all'estero - rileva l'ex allenatore di Roma e Lazio - si fa trovare sempre in area di rigore, magari sbaglia ancora troppe occasioni, anche facili, ma quanto ha fatto finora penso sia molto». Un plauso all'emergente allenatore della Lazio, Simone Inzaghi: «Su di lui si pensava male, ma la squadra era competitiva, può divertire e giocare a calcio, continuo a dire che è una rosa buona. Io tra i suoi modelli? Lo ringrazio, spero che i tre continuino a divertire. Se preferirei allenare Roma o Lazio? Io me le prenderei tutte e due, sono due squadre che possono fare bene in campionato». Una stracittadina che si preannuncia ancora povera di pubblico tra gli spalti: «È da tempo che il pubblico di Roma si è allontanato - conclude il boemo -, i romanisti perché hanno problemi con Pallotta, i laziali con Lotito. Purtroppo per il calcio, perché con lo stadio pieno era tutta un'altra cosa».

«Totti? Deve fare quello che si sente di fare, anche l'anno scorso si diceva che era finito e invece ha portato lui la Roma in Champions. Se lo farei giocare al derby? Dipende come sta - ha aggiunto il tecnico boemo, che ha allenato Totti dal 1997 al 1999 e poi nella stagione 2012/13 -, l'ho sentito la scorsa settimana e penso che ha qualche problemino. Per me rimane sempre il più forte, ma si deve sentire bene».

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