Di Francesco contro i social: "Nessuno sconto alla Juve".

Di Francesco contro i social: "Nessuno sconto alla Juve".
di di Vanni Zagnoli
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Sabato 28 Gennaio 2017, 17:07
L’ironia corre sul filo dei social e allora a Eusebio Di Francesco ha dato fastidio. “Su Berardi ho letto cose che non mi piacciono, non saremo teneri con la Juve. La nostra bontà con i bianconeri è una cavolata da social. Non a caso io non li frequento”.

La storia è nota, l’ad neroverde Giovanni Carnevali è uomo di Marotta. “Abbiamo lavorato insieme a Monza, Como e Ravenna, io iniziai occupandomi delle maglie”. Ne ha fatta di strada questo milanese amante dell’estetica, sempre impeccabile nel look. E’ il socio unico di Mastergroup sport, l’organizzazione che ha festeggiato i 20 anni e ha in mano la Legavolley femminile e il marketing di molto, sino all’anno scorso anche del calciomercato. Carnevali ha creato una struttura gioiello, con bellissime hostess e bellissimi steward, che in realtà sono host, ovvero ciascuno si occupa di uno sponsor del Sassuolo, al Mapei stadium. “Così - raccontava - abbiamo la seconda miglior hospitality da stadio, dietro solo alla Juve, e non ci vogliamo fermare”.

La cura dei particolari, oltre all’entente cordiale con la Juve. Neanche controlliamo adesso la rosa neroverde, di fatto da Torino è arrivato solo lo spagnolo Pol Lirola, bravo in avanti (matò l’Athletic Bilbao), negativo in difesa, con il Rapid Vienna e nel rigore causato contro la Roma. 

Berardi era di proprietà della Juve, un anno e mezzo fa il Sassuolo l’ha riscattato per 10 milioni, mentre la scorsa estate ha detto no a 25. Carnevali ha detto anche all’Inter, come sta negando Defrel alla Roma, perchè la Mapei non ha bisogno di vendere, nonostante il -14 dall’Atalanta e dunque un’Europa irripetibile. 

“Vorrei fare di Berardi la bandiera del Sassuolo, per sempre”, auspicava il patron Giorgio Squinzi, ma è impossibile. Così come gli sarà difficile trattenere Di Francesco, al quale il piccolo contesto modenese va stretto. Piccolo è bellissimo, come al Chievo, ma a Reggio è impossibile stalizzarsi nelle coppe, tantopiù con l’ostilità degli ultras della Reggiana. In 9 sono stati diffidati per avere danneggiato un vetro al pullman del Venezia, senza considerare i sassi contro il torpedone del Parma, nel derby, e gli indagati per i chiodi allo stadio Mirabello per far rimandare una partita del Sassuolo femminile, ex Reggiana.

Oggi il Mapei sarà pieno, ma più che altro di tifosi o simpatizzanti juventini, perchè i “sassolini” sono al massimo 10mila. Lo spettacolo coreografico proposto con Lucerna e Stella Rossa, Athletic Bilbao e Rapid Vienna era unico.

Sul piano tecnico, i neroverdi sono in ripresa, hanno rimontato il Palermo e triturato il Pescara, con la doppia doppietta di Alessandro Matri, passato da cedibile a titolare. Il Sassuolo è anche la squadra delle wags, perchè all’ex velina Federica Nargi, che ha reso papà il centravanti, si aggiungono Michela Quattrociocche (lady Aquilani) e Sara Piccinini Peluso, mamma, imprenditrice (ospite di un clinic del Chiavari) e personaggio tv (volto di Quelli che il calcio).

All’andata il Sassuolo ne prese 3 in mezz’ora, disputando poi una ripresa dignitosa. Nell’autunno del 2015 firmò l’impresa più grande di 95 anni di storia, ovvero l’1-0 firmato da Nicola Sansone (nella foto, adesso è al Villarreal, in Spagna) su punizione, con richiamo forte di Buffon. Lì iniziò la serie record bianconera, interrotta solo dallo 0-0 di Bologna.

“Ma la Juve - obietta Eusebio - in questo campionato ha perso contro il Genoa, che ha i nostri stessi punti. Sulla carta è favorita, la mia squadra tuttavia è determinata, vogliosa di riprendersi quanto lasciato per strada”. 

Rimonte vorticose, subite a Genova (Sampdoria da 0-2 a 3-2 nel finale), dal Rapid, a Milano (Milan da 1-3 a 4-3, ma con un rigore inesistente), con la Roma (da 1-0 a 1-3) e persino in coppa Italia, con il Cesena, da 1-0 a 1-2 dall’85’. Ecco, quand’anche i neroverdi segnassero, la zona Cesarini evidenzia la loro vulnerabilità, la fragilità difensiva tipica del primo anno di serie A, con il parziale di 14 sconfitte in 17 gare che portò all’esonero di Eusebio. Ora il Sassuolo è già salvo, con quel +14, e perlomeno punta al pari. Magari anche per favorire la Roma di cui Di Francesco è stato titolare e poi team manager e che è comproprietaria di Politano e Pellegrini. “Abbiamo davanti un'armata - sottolinea l’allenatore più fedele della serie A, alla 5^ stagione di fila nel distretto delle ceramiche -, saremo quasi fuori casa anche in questo giro”.

La Juve ha appena battuto la Lazio e il Milan, ma in casa. "Giocare tante competizioni richiede cambi, li applicheranno rispetto alla coppa Italia, ma ha un potenziale enorme e sostituti fortissimi. Aggressivi con qualsiasi modulo: allo Stadium hanno impatto devastante, non solo con noi. Allegri può cambiare diversi sistemi, io preparo la squadra per fronteggiare individualità fortissime".

La Juve segna tanto nel primo quarto d’ora, ovvero nell’altro periodo di maggiore sensibilità neroverde: “Siamo però primi nella concretizzazione delle azioni da gol. Davanti abbiamo i migliori in qualsiasi statistica, concedono quasi nulla. Non accetto di partire già battuti, possiamo avere una grande occasione e fare una grande partita. Non firmerei per il pareggio, altrimenti trasferirei ai giocatori una mentalità sbagliata, troppo divensiva, che non amo”.

Potrebbe essere l’ultima per Defrel, ma neanche è detto. "Non fa trasparire grandi emozioni, ma è molto chiacchierato e questo non aiuta”.

Gli ultimi passaggi dell’incontro nel container dello stadio Ricci sono sui singoli. "Cannavaro supera l'influenza, Lirola è out, Gazzola è rientrato e sarà convocato. Recuperiamo la condizione degli infortunati. Il passaggio al 4-2-3-1 è legato ai disponibili e all’assenza del capitano Magnanelli, miglior interprete del 4-3-3. Con questo modulo abbiamo offerto buone prestazioni, però si può migliorare”.

In presenza di Berardi, rientrato nel 2017, dopo 4 mesi di assenza, Politano finisce a sinistra. “Io preferisco si giochi a piede invertito, cioè il mancino a destra e viceversa, ma non è un must. Matteo accetta meglio di Berardi di giocare a sinistra, Domenico si sposta solo quando non mi vuole ascoltare…”.

E dietro Peluso per quanto affidabile finisce regolarmente in crisi contro i più rapidi. “Cuadrado ha qualità impressionanti, può fare tantissimi ruoli, è da grande squadra. Poi è sempre sorridente e a me i ragazzi solari piacciono”.

Beh, il Sassuolo ne ha parecchi, di buono qua c’è che la pressione è inesistente e allora si può giocare senza tensioni. I 61 punti di maggio sono lontani, ma sul campo Di Francesco ne ha ottenuti 27. Per questo, prima del recente double, contestava: “Non siamo la delusione della serie A”.




 
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