Montato, presuntoso e via dicendo. Roma, si sa, è (era?) una città meravigliosa ma anche in grado di portare dalle stelle alle stalle, e viceversa, chiunque. E Bello de Nonna, complici un paio di prestazioni così così, non ha fatto eccezione. Ancor più criticato perché romano e romanista, che da queste parti sta diventando più un neo che un pregio.
IL GEMELLO DIVERSO
Un gol, il suo, che è servito a sbloccare una partita fin troppo compassata, da parte giallorossa, con la squadra nemica dell'ex Vincenzino Montella attentissima a non lasciare spazi e a tentare di ripartire palla al piede o lanciando la punta isolata in avanti. Partita tatticamente complicata, insomma, che soltanto una giocata avrebbe potuto stravolgere. Ligio agli ordini spallettiani, Florenzi è partito in una posizione poi l'ha cambiata quindi l'ha modificata ancora: non si dice, del resto, che sia un jolly? Forse, gli converrebbe una definizione tipo polivalente, ma ormai va così. E, a proposito di poli(molto)valenti, due paroline anche sul conto di Diego Perotti che, alla prima all'Olimpico, ha lasciato immediatamente il segno con una rete non banale. Già, Perotti: centravanti, trequartista o esterno? Di tutto un po'. Come Florenzi. Dove lo metti, sta bene. Sarebbe molto utile, però, trovare giocatori realmente polivalenti (e bravi) in tutte le zone occupate dalla squadra di Spalletti, perché il finale della partita contro la Sampdoria è stato esageratamente sofferto. Ma dopo il calcio di rigore fallito da Berardi a Reggio Emilia, ecco la traversa di Cassani. Un ottimo Fattore C, se ci pensate.
© RIPRODUZIONE RISERVATA