La finale sarà domenica alle 20,30, al velodromo Sandro Cabassi di Carpi, ritorno giovedì e basteranno due pareggi, per eliminare la squadra più tignosa della cadetteria. I giallorossi erano partiti benissimo, come quasi sempre succede a Marco Baroni, la flessione di metà stagione ha visto la ripartenza, in tempo per traguardare i playoff e anche per passare questo turno, alquanto complicato, con lo svantaggio del fattore campo.
L'1-1 è palpitante, con occasioni a raffica, Lopez e Lucioni per il Benevento, Di Chiara e Dezi, ma la squadra di Cristian Bucchi (che piace al Sassuolo, meglio che resti in B, ancora un anno, almeno) mai riesce a prendere in mano la gara. Abisso aveva risparmiato un’ammonizione, ad Eramo, si avverte l’assenza di Ceravolo, nelle controfughe campane. Falco sbaglia un contropiede, Nicastro non cambia il destino della sfida. Terrani impegna Cragno, Cisse colpisce male, Brignoli invece intercetta il sinistro di Chibsah, decisivo all’andata. Il finale è pirotecnico, si diceva una volta. Angolo di Viola, destro di Puscas, Brignoli respinge, Viola crossa e il portiere salva ancora.
Il vantaggio sannita leva pathos, al 36’ st: angolo di Viola, testa di Camporese, Brignoli non trattiene e Puscas insacca con un destro potente. Nicastro manca il pari, lo trova sul cross da destra di Mustacchio respinto corto dal portiere dell’under 21. L’unica palla della qualificazione è su traversone di Di Chiara, Guberti spara, Lucioni respinge. E’ uno dei migliori difensori del campionato.
L'1-1 certifica anche la differenza di esperienza tra Baroni, 54 anni e 13 squadre, compresa la primavera della Juventus, e Bucchi, 40 anni oggi e appena 5 formazioni guidate, partendo dal subentro assurdo a Pescara, in A.
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