L'Eur va al Massimo. Gimelli: «Squadra
con ancora margini di miglioramento»

Igor Gimelli
di Vincenzo D'Avino
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Lunedì 17 Ottobre 2016, 12:41
Se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, allora l’Eur Massimo ha tanti motivi per sorridere. Sei punti in due giornate, con un impatto impressionante sul girone B: dodici gol fatti e zero subiti. Una partenza sprint che in pochi si aspettavamo, soprattutto per il modo in cui i ragazzi di Igor Gimelli sono riusciti ad annichilire gli avversari.

MARGINI DI MIGLIORAMENTO – “La cosa che ci rende più contenti è che la squadra ha ancora margini di miglioramento - spiega Gimelli dopo il netto 8-0 casalingo rifilato all’Eagles Aprilia -. Un’affermazione del genere, dopo due risultati importanti come quelli ottenuti, può sembrare strana, ma noi siamo molti ottimisti, perché convinti di poter crescere ulteriormente. Non ci aspettavamo una partenza del genere, ma credo che a fare la differenza sia stato l’entusiasmo con cui i ragazzi hanno iniziato questa avventura, un gruppo di amici che vuole dimostrare il proprio valore”.

IMPERFORABILI – Realizzare dodici gol in due partite, nel calcio a 5, non fa notizia, subirne zero, però, assolutamente sì: “Per un allenatore questo è sicuramente il dato migliore. Cerco sempre di dare un’organizzazione difensiva molto rigida alle mie squadre e finora, nonostante un po’ di problemi con i falli, le cose sono andate bene”. Avete capito bene, anche qui si può migliorare: “So che può sembrare un paradosso, ma dobbiamo crescere anche in fase difensiva, perché si può pressare alto anche senza essere troppo fallosi e, soprattutto, evitando calci di punizione inutili. La fase offensiva viene da sé, mentre quella di non possesso va curata nei minimi dettagli”.

LEGGEREZZA – L’attuale primato non ha cambiato nulla, lasciando inalterato il clima di leggerezza e spensieratezza che si respira dall’inizio di questa avventura: “Dove possiamo arrivare? Al prossimo sabato - scherza Gimelli -. Noi ragioniamo di partita in partita, vivendo alla giornata. Può sembrarvi una banalità, ma non abbiamo nessun programma. Non ci poniamo né obiettivi né limiti, pensando a un passo per volta: allenamento dopo allenamento, gara dopo gara”.