Bonucci il simbolo dell'Italcrescita: ora vale 60 milioni. Salgono anche Florenzi, Parolo e Giaccherini

Leonardo Bonucci
di Ugo Trani
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Martedì 5 Luglio 2016, 09:20 - Ultimo aggiornamento: 13:53
dal nostro inviato
MONTPELLIER Oggi l'Italia, dopo il percorso fatto all'Europeo, è più rispettata all'estero. Ha ripreso quota e le big del nostro continente se ne sono accorte. Ma il lavoro di Conte non ha riqualificato solo la Nazionale come squadra. Ha dato una mano anche ai singoli, alzandone le quotazioni di mercato (e potranno pure chiedere ingaggi migliori). Al ct che se n'è andato i nostri club dovrebbero dire grazie, proprio quelle società di serie A che in questo biennio, si sono spesso messe di traverso, intralciandone il percorso verso la Francia.

TOP PLAYER
L'esempio più eclatante ha anche l'effetto boomerang per Conte: Bonucci, 29 anni, è l'azzurro che più ha lasciato il segno nelle 5 partite giocate in Francia. L'ex ct lo avrebbe voluto al Chelsea. Lo ha messo, già prima di partire per Montpellier, in cima alla lista della spesa che ha consegnato ad Abramovich. La Juve ha blindato il difensore. Che adesso vale 60 milioni di euro e non più 40. Insomma. E' inavvicinabile o quasi.

IN RIALZO
Buffon, Barzagli, Chiellini, De Rossi e Thiago Motta restano fuori dal borsino per motivi anagrafici. Anche Marchetti, mai utilizzato, non ha avuto benefici (e nemmeno la Lazio) dalla presenza tra i 23 convocati. Ma almeno la metà di loro, tra titolari e riserve, non possono certo lamentarsi. Candreva, ad esempio, da 20 milioni è salito a 25 (uscendo di scena non ha potuto raccogliere di più), Pellè da 18 a 22 e Florenzi da 15 a 20. Anche a chi ha avuto poco spazio: Sturaro, solo due gare dall'inizio, passa da 7 a 10, e Ogbonna, appena una presenza, da 10 a 13 (in questo caso sorride il West Ham). O chi è entrato in corsa: Insigne da 23 a 28. Particolare la situazione di Eder che ha vissuto il 2016 in altalena. Si è trasferito dalla Sampdoria all'Inter a gennaio, ma in tre mesi si è svalutato. Qui, invece, è di nuovo lievitato: da 10 milioni a 15.
 
GIOCO E RADDOPPIO

Se Bonucci è il pezzo pregiato del gruppo, tre azzurri sono riusciti a raddoppiare il loro valore. Le prestazioni a livello internazionale hanno permesso a De Sciglio, in crisi con il Milan e propenso a sfilarsi la maglia rossonere per andare alla Juve, di andare in doppia cifra, da 9 a 18 milioni, proprio come Parolo che, titolare inamovibile per Conte in questo Europeo, è passato da 8 a 16 e Giaccherini, anche lui punto fermo della Nazionale, da 7 a 14.

MASSIMA TENUTA
Nonostante il rigore calciato alto davanti a Neuer, la Juve può star tranquilla: Zaza, più o meno, è sempre uomo gol da 25 milioni. Anzi, per la verità, a Torino ne pretendono 30, soprattutto dai club stranieri che si sono avvicinati: l'atyttaccante ha richieste per andare a giocare nei migliori tornei d'Europa, dalla Spagna all'Inghilterra, passando per la Germania. Stesso discorso per El Shaarawy, anche perché la sua avventura in Francia è durata appena 8 minuti, quelli che gli sono stati concessi contro l'Irlanda. La Roma lo ha riscattato a giugno dal Milan. Anche oggi lo pagherebbe la stessa cifra (tra l'altro fissata a gennaio). Il prezzo di mercato oscilla tra i 15 e 18 milioni, considerato l'ottimo rendimento da quando, ad inizio 2016, è arrivato a Trigoria. Tiene Bernardeschi: 20 milioni.

FLESSIONE EVIDENTE
C'è pure chi ha deluso. Ed è tornato a casa con il cartellino che, sicuramente deprezzato, fa gola solo ai possibili acquirenti. Sirigu, 29 anni, sta cercando squadra: il Psg lo ha scaricato già dall'anno scorso e il nuovo tecnico Emery, appena arrivato, ci ha messo subito del suo, citando solo Trapp e Areola. Nell'unica gara giocata, a Lilla contro l'Irlanda, è piaciuto per alcuni interventi, ma non ha convinto nelle uscite, in particolare su quella che ha permesso a Brady di segnare il gol decisivo. Ora il portiere si può prendere con 3 milioni, inizialmente ne servivano 5. Crollato Darmian che, per la verità, non si è mai ripreso dall'infortunio che lo ha fermato nel finale di stagione: il Manchester lo pagò 18 milioni l'anno scorso, ora ne bastano 12. Immobile si prende al 30 per cento in meno: da 10 milioni a 7. A Siviglia è già tempo di saldi.