Perché il Napoli è passato in vantaggio, ha fallito tante occasioni e poi ha subìto una rete viziata da un evidente fuorigioco. Viceversa i viola hanno sì sprecato diverse possibilità, ma col trascorrere del tempo si sono sbriciolati al passaggio degli andalusi, campioni in carica. Opposte, così, le reazioni delle tifoserie e delle dirigenze. Il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis ha aperto il rubinetto della furia e ha sparso veleno lungo tutta l’Europa, arrivando perfino a chiedere le dimissione di Michel Platini. «I sei arbitri erano a favore del Dnipro. Platini vada via. Sembrava un teatrino delle marionette, forse vogliono dare la coppa al Siviglia. Devo pensare che sia combinata?», ha protestato. E l'Uefa intanto ha aperto un fascicolo con tre capi di accusa: fuochi d'artificio, organizzazione insufficiente (scale bloccate) e uso di puntatori laser. Il Napoli rischia, dunque, una sanzione: dopo il danno, pure la beffa.
È chiaro che di riflesso i supporter azzurri abbiano calato la carta della polemica più accesa anche attraverso i social network. Sul versante fiorentino, invece, nessuna protesta e mille rimpianti. Sorvolando l’orizzonte dei siti colorati di viola, l’occhio e l’attenzione li cattura in via prevalente la veemenza delle critiche che i tifosi rivolgono alla squadra. Frustate mirate, a lunga e a corta gittata, indirizzate soprattutto all’imprecisione degli attaccanti in area di rigore. Con una certa unità d’intenti, però, giovedì i tifosi presenti al Franchi non si insulteranno nel nome di Mario Gomez o di Salah, ma spereranno nel miracolo.