Ecco la finale di Varsavia: il Siviglia per il bis, il Dnipro per stupire l’Europa

Ecco la finale di Varsavia: il Siviglia per il bis, il Dnipro per stupire l’Europa
di Benedetto Saccà
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Martedì 26 Maggio 2015, 18:26 - Ultimo aggiornamento: 27 Maggio, 16:04




Per quanto la fantasia degli appassionati possa sfarinarsi, la finale di Europa League tra il Dnipro e il Siviglia non riesce proprio a impressionare la pellicola della vigilia. Ci fosse arrivata la Fiorentina, o il Napoli, o la Fiorentina e il Napoli, le promesse di spettacolo sarebbero state un’infinità, e non certo per ragioni di puro sciovinismo. D’altronde la sfida di domani sera (ore 20.45, diretta tv in chiaro su Italia 1) opporrà due squadre in apparenza del tutto inaccostabili: perché il Siviglia, per dirne una, è campione in carica, mentre il Dnipro ancora non ha capito bene come abbia fatto a raggiungere la finale dopo aver eliminato nell’ordine l’Olympiakos, l’Ajax, il Bruges e il Napoli.



Eppure lo stadio Narodowy di Varsavia sarà colmato da 58 mila tifosi festanti: quelli ucraini increduli per essere planati fino a lì, quelli andalusi increduli di vedere proprio il Dnipro, planato fino a lì. A stringere, il pronostico pare più che sbilanciato in favore degli spagnoli del basco Unai Emery: e, così, l’unica speranza degli ucraini sarà riposta in un possibile (ma poco probabile) camminare arrogante dei rivali. Insomma, se il Siviglia sottovalutasse l’impegno e l’avversario, forse, ecco, magari, chissà... Va comunque annotato che gli andalusi avranno anche l’obiettivo grande di sorpassare in sequenza tutta l’Europa e accomodarsi leggeri sulla cima dell’albo d’oro della coppa Uefa/Europa League con quattro trionfi. E sarebbe di certo un capolavoro storico. «Noi giocheremo con la massima umiltà e il massimo rispetto», ha confidato Emery.



A trascinare la squadra verso l’orizzonte del successo saranno chiamate stelline come Aleix Vidal, Banega, Vitolo e Bacca, autore di 26 gol stagionali, nazionale colombiana esclusa. Mescolando sogni sublimi e drammatici incubi, il tecnico del Dnipro, Miron Markevich, allineerà invece una formazione piuttosto conservativa, poggiata su una mediana folta, ricapitolabile in Kankava, Rotan, Fedorchuk, Matheus e Konoplyanka, e squadernata alle spalle di Kalinic, l’unica punta.

Da fiaba sarà, quindi, la notte polacca, in cui ciascuno degli attori cercherà di trasformare in leggenda un oceano di fantasia.