DNIPRO DNIPROPETROVSK – Fra le teste di serie, il Dnipro era certo una della squadre meno forti. È vero, nella passata stagione ha raggiunto la finale di Europa League, ma l’ossatura della squadra di Myron Markevych, a ben vedere, continua a mostrare diverse lacune. Tanti i giocatori locali, appena nove gli elementi stranieri. In genere Markevych alterna il 4-3-3 al 4-2-3-1, piazzando Seleznyov al centro dell’attacco.
SAINT ETIENNE – Decimo, al momento, nella Ligue 1, il Saint Etienne è una formazione solida, ben guidata dall’allenatore Christophe Galtier. Può vantare un portiere discreto, Ruffier; un buon terzino come Assou-Ekotto; e un nuovo centravanti, il bravo Nolan Roux, investito subito del ruolo di locomotiva di un 4-2-3-1. A trascinare la squadra, poi, provvede pure il pubblico dello stadio Geoffroy Guichard, 35 mila supporter tatuati di verde.
ROSENBORG – Dei piccoli norvegesi del Rosenborg si sa che giocano nel piccolo Lerkendal Stadion di Trondheim, posto freddissimo in assoluto, figurarsi nei mesi invernali. La squadra la allena Kare Ingebrigtsen, classe ‘65, ex centrocampista del Manchester City e della nazionale norvegese. Nella rosa, tanto per intendersi, compaiono 20 norvegesi, due islandesi, altrettanti danesi e uno svedese. Il capitano è Tore Reginiussen, transitato (inspiegabilmente...) per Lecce nella stagione 2010/2011.