Gli Europei dalla A alla Z

Gli Europei dalla A alla Z
di Benedetto Saccà
4 Minuti di Lettura
Lunedì 11 Luglio 2016, 01:30 - Ultimo aggiornamento: 13:13
L’abbecedario degli Europei. Ecco l’album per rileggere il torneo dalla A alla Z.

AZZURRI
Viva l’Italia. Perché è piaciuta, sì. Ha sorpreso, ha emozionato, ha steso la Spagna campione d'Europa e ha sfiorato l'impresa di eliminare la Germania campione del mondo. Bravo Conte, orgogliosi gli azzurri.

BALE
Il campione del Real Madrid ha accompagnato il suo piccolo, grande Galles fino alle semifinali. Nella galassia dell'impossibile, ha pescato tre gol e una serie di prove da incorniciare.

CRISTIANO RONALDO 
Ha segnato tre gol nel torneo e, a pensarci, ha letteralmente trascinato il Portogallo sino alle finale. Lui ha preso per mano i compagni e li ha portati a Parigi. In cambio loro gli hanno regalato il trionfo.

DESCHAMPS
Ha allestito una squadra solida, ricca di talento, ma ha fallito l'ultimo appuntamento. D come Didier, come Deschamps e pure come delusione. Però questa Francia ha un futuro garantito.

EDER (DEL PORTOGALLO)
È e rimarrà nella storia come l'uomo che ha deciso la finale di Saint Denis. Entrato al 79', ha timbrato la sentenza al 109'. Pazzesco.

FIDANZATE
Inutile negarlo. La scena l'hanno rubata loro, le fidanzate dei calciatori. Dalla «ragazza» di Pellè a quella di Zaza, dalle wags inglesi a quelle tedesche, tutte hanno trovato (o scelto, chissà) il modo giusto per veleggiare sul mare dei social.

GRIEZMANN
La Francia, per larghi tratti, ha ruotato sul perno di Antoine, che ha chiuso l'avventura da capocannoniere della competizione. Nessun dubbio: il diavoletto ha incendiato l'euro-cielo.

HOOLINGANS
Sono stati il neo degli Europei, va detto. Scontri, aggressioni, fumogeni, petardi. Teppismo dilagante. Nelle prime settimane del torneo sono stati gli ultrà a spaventare tifosi (veri) e i cittadini francesi. Alla violenza, però, si è sostituito presto il buon senso e, soprattutto, il buon tifare.

ISLANDA
Chi la dimenticherà? Chi? Piccola, piccolissima. Eppure infinita e capace di meravigliare e sorprendere mezza (o forse tutta) Europa. Un ballo rotolato fino ai quarti di finale sulle note della «geyser sound». Poi il sogno è sfumato all'alba del duello con la Francia.

JUVENTUS
Con dodici giocatori, è stata la squadra che ha avuto più rappresentati agli Europei francesi. Eccoli: Evra, Pogba, Lichtsteiner, Khedira, Morata, Mandzukic, Buffon, Chiellini, Zaza, Sturaro, Barzagli e Bonucci. C'è da stare...Allegri.

KANTÈ
Una stagione impensabile. Perché N'Golo ha vinto il campionato con la maglia del Leicester City (assurdo), si è guadagnato la divisa della Francia (assurdo, e due), e si è rivelato infine una delle sorprese del torneo (e tre). Vita da film.

LACRIME
Già, è stato l'Europeo delle lacrime. Non dimenticheremo quelle di Buffon, dopo la sconfitta contro la Germania; a lungo ricorderemo il piano di Cristiano Ronaldo, infortunato all'avvio della finale.

MAGIA
Quella suscitata da Shaqiri, fenomenale ad aver dipinto una superba rovesciata volante contro la Polonia.

NOIA
Tante le sfide che hanno dondolato sul filo dello 0-0. E, di riflesso, ampio è stato l'ombrellone di noia sotto cui si è rifugiata la rassegna.

ORGANIZZAZIONE
La paura era tanta. I rischi, alti. Al di là degli allarmi, delle evacuazioni di sicurezza e di qualche leggerezza, la Francia ha risposto con fermezza e preparazione ai timori legati agli attentati. Un bel segnale.

PAYET
È stato il protagonista del decollo della Francia. E, in finale, ha colpito forte Cristiano Ronaldo, costringendolo ad uscire. Ha compiuto un percorso splendido: da sconosciuto a (quasi) eroe nazionale. E ancora fa sorridere il figlioletto Noa, che chiedeva alle tivvù un microfono per segnalare che «papà calcia le migliori punizioni al mondo...».

QUARESMA
Non ci fosse stato, forse il Portogallo non avrebbe superato la Croazia nei supplementari dei quarti di finale. E non basta. D'altronde l'ex interista Ricardo ha pure firmato il rigore decisivo contro la Polonia nei quarti.

RIZZOLI
L'arbitro italiano ha ben diretto la semifinale tra la Germania e la Francia, ma non ha avuto il privilegio di fischiare nella finalissima. Promoveatur ut amoveatur?

SANCHES
Papà di Sao Tomé, mamma di Capo Verde, Renato Junior Luz Sanches è stato una delle stelle più brillante di Euro 2016. A 18 anni ha segnato e azzeccato assist. Impressionante campioncino.

TELECRONISTA
E chi lo scorda, il telecronista islandese? È vero che ha un nome impronunciabile, Gudmundur Benediktsson, ma è altrettanto vero che tutti hanno ascoltato il suo pianto dirotto, impastato di gioia, che ha raccontato il camminare dell'Islanda. Virale? Viralissimo.

UCRAINA
Tre partite giocate, zero vittorie, zero pareggi, zero gol fatti. La peggiore delle peggiori.

VARDY
Uno dei cardini dell'Inghilterra di Hodgson, uscita tra i fischi e le umiliazioni al cospetto dell'Islanda. In lui i Leoni riponevano un mare di fiducia. Su di lui costruiranno il futuro.

WITSEL
Portabandiera ideale del Belgio, ha tradito le attese. Ha firmato giusto un gol.

YILMAZ
È caduto nel vortice della critica all'inizio degli Europei, accusato dalla moglie di maltrattamenti psicologici e fisici. In campo, un disastro.

ZAZA
Quel rigore. Quei passetti. Che imbarazzo.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA