Fassone: «Milan malato ma avanti con Montella»

Fassone: «Milan malato ma avanti con Montella»
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Lunedì 16 Ottobre 2017, 00:26
Fassone paragona il Milan sconfitto nel derby al 90' e a -7 dal quarto posto ad un malato: «Per guarire serve tempo, non aumentare la dose di medicine». Quindi avanti con Montella: «Montella è convinto del progetto e noi siamo fiduciosi che funzionerà e speriamo in tempi bravi ma nel calcio non ci si inventa nulla e si costruiscono le cose col tempo. Stiamo guarendo, i segnali sono incoraggianti». Ha il volto teso l'amministratore delegato del Milan. Perdere il derby lo ha «amareggiato» ma rivendica con orgoglio «il gran secondo tempo giocato dalla squadra». «Perdere così - aggiunge Fassone - , con un rigore al 90' fa male. Icardi ha praticamente vinto la partita da solo, ricordo quando Moratti ci ordinò di comprarlo all'Inter. Ma a noi un giocatore come lui non manca, è un grandissimo attaccante ma la nostra rosa è completa. Ma dobbiamo ripartire da questo secondo tempo a partire dalla gara di giovedì in Europa League». Ma l'obiettivo del Milan non cambia: «Sarei sciocco se dicessi che mi sarei aspettato 4 sconfitte nelle prime 8 giornate, non è così, ci aspettavamo un altro inizio.
Ma noi continuiamo a puntare alla Champions». Completa sinergia di intenti con Montella, quindi, il quale sente il quarto posto alla portata: «Non si possono sempre perdere partite così ma voglio vedere ancora il bicchiere mezzo pieno e voglio continuare ancora con questo progetto tecnico. La Champions è ancora raggiungibile. La squadra ha dimostrato qualità. Ha giocato alla pari, forse fatto anche meglio». Montella rimarca la reazione avuta dalla squadra: «Ho visto - spiega il tecnico - una grandissima reazione. Sono orgoglioso della squadra, ho visto cosa hanno tirato fuori. Hanno giocato da Milan ma non ha pagato. L'Inter è stata più cinica, ma sono contento di quello che hanno fatto i ragazzi, devono stare a testa alta. Questo spirito lo voglio vedere anche in altre partite. Con questo spirito non perdiamo più».
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