Fenomeno Milik, un centravanti che ricorda il giovane Ibrahimovic

Fenomeno Milik, un centravanti che ricorda il giovane Ibrahimovic
di Gianfranco Teotino
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Lunedì 19 Settembre 2016, 09:55
Ha già conquistato il cuore dei napoletani. A colpi di uno-due, piazzati in successione: Milan, Dinamo Kiev, Bologna. Logico che sia cominciato il gioco delle somiglianze. A chi si può accostare Milik, chi ricorda dei grandi attaccanti del passato o del presente? Non per spararla troppo grossa, ma molte caratteristiche lo avvicinano al giovane Ibrahimovic. Questo non vuol dire che certamente diventerà grande come lui, le carriere si sviluppano in modo imprevedibile, ma ne ha le possibilità. Come l'Ibrahimovic giovane, Milik unisce a un fisico da centravanti classico, seppure per ora un po' allampanato, la raffinatezza del tocco, una tecnica per certi versi da trequartista e una maturità sorprendente nella capacità di smarcamento e attacco alla profondità. Nel paragone illustre, gli manca un po' di imprevedibilità, ma ha un senso del gol, a parità di età, addirittura superiore.
LE STATISTICHE
Una statistica racconta che Milik ha già realizzato da professionista 67 gol. A 22 anni Suarez ne aveva fatti 55, Higuain, proprio lui, 50 e Ibrahimovic 47. Dice: sì, ma lui li ha segnati in Polonia e in Olanda. D'accordo, ma a quell'età pure Ibrahimovic li aveva segnati in Svezia e in Olanda, anzi a 22 anni Ibra dall'Olanda non se n'era ancora andato. Come Ibrahimovic, Milik è longilineo, ha il collo lungo, lo sguardo altero e distaccato, persino il naso grosso, magari un po' meno. Non ha per ora la sua arroganza, né, per quanto ne sappiamo, la sua irascibilità: a 22 anni Zlatan il terribile aveva già cominciato a fare a botte con i compagni di squadra, come testimonia l'episodio più volte narrato della lite con Mido e del paio di forbici lanciate e schivate per un pelo. Non ha neppure l'arroganza, se così si può dire, atletica di Ibra: gli rende 6 o 7 centimetri di altezza e qualche chilo di muscoli, ma quelli, si sa, il calciatore se li costruisce con il tempo. Il giovane Ibrahimovic, arrivato alla Juventus, dimostrò di poter giocare indifferentemente in coppia con Del Piero o con Trezeguet, riusciva comunque a trovare la posizione giusta. Milik invece nel Napoli ha agito finora solo da prima punta, ma agli Europei veniva schierato dietro Lewandowski, cavandosela piuttosto bene. Una possibilità in più per il Napoli e per Sarri.