Festa Benevento, batte il Carpi e vola per la prima volta in serie A

Festa Benevento, batte il Carpi e vola per la prima volta in serie A
di Redazione Sport
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Giovedì 8 Giugno 2017, 22:32 - Ultimo aggiornamento: 23:30

L'8 giugno diventa una data storica per la città di Benevento e per l'intero Sannio. Lo stadio Ciro Vigorito si è trasformato nelle Forche Caudine per il Carpi, che ha dovuto arrendersi ai calciatori guidati dall'allenatore Marco Baroni, che si sono imposti per 1-0, grazie alla rete di Puscas al 32' del primo tempo. Benevento e l'intero Sannio vedono avverarsi un sogno: la promozione in Serie A, toccata con mano per la prima volta, dopo 88 anni di storia. Il Benevento supera di misura il Carpi e, dopo il pari dell'andata, brinda alla promozione nella massima serie. Puscas è stato l'uomo-partita, siglando la rete decisiva che ha mandato in visibilio i 18 mila spettatori del Vigorito e proiettando la Strega in Paradiso. La prima chance degna di nota è di marca ospite e giunge al 17', con Mbakogu che spaventa i presenti con un tiro a giro a lato di poco. La replica sannita arriva al 24' e porta la firma di Lucioni, la cui girata volante sugli sviluppi di un corner viene respinta da Belec. Alla mezz'ora verticalizzazione di Viola per Puscas, contrato in angolo al momento di battere a rete. È il preludio al vantaggio. Minuto 32': affondo di Venuti sull'out destro, traversone basso e deviazione sotto misura di Puscas che fa esplodere la curva sud.

ASSALTO INUTILE
Nella ripresa il Carpi pigia sull'acceleratore, ma è il Benevento a sfiorare il raddoppio, con una bordata mancina di Viola dalla distanza che si stampa in pieno sul palo. Scampato il pericolo, gli emiliani cingono d'assedio la metà campo dei sanniti, senza però costruire nitide palle-gol, eccezion fatta per un diagonale di Lollo che, al 59', scheggia la base del palo. Dopo quattro minuti di recupero può esplodere la festa: al suo primo anno tra i cadetti il Benevento vola in A attraverso i Play-off. E le strade della città si tingono di giallorosso: caroselli impazziti e migliaia di beneventani in piazza a festeggiare una promozione storica che nessuno, fino al fischio finale, ha mai osato pronunciare per scaramanzia. Ma, ad esplodere di gioia, è stato l'intero Sannio dove in ogni Comune migliaia di giovani e meno giovani hanno dato vita a festeggiamenti, sfilate e balli per vivere una notte indimenticabile, completamente 'stregatà. Una notte tutta giallorossa.
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LE REAZIONI
«È una gioia incredibile, ma ce lo siamo meritati. È una promozione che abbiamo voluto e cercato, la squadra sta bene con la testa e anche fisicamente. Questa è una squadra che, al di là dei meriti, ha avuto una netta supremazia in tutta la stagione. In questo momento i miei meriti non contano, dedico la promozione a mia moglie Patrizia e ai mieì ragazzi, al presidente e a questo meraviglioso pubblico» il commento a caldo del tecnico Baroni .Raggiante il presidente Vigorito: «La promozione era una promessa, lo avevo detto che ci avremmo provato sempre. Siamo stati bravi a scegliere l'allenatore, siamo stati bravi a non esaltarci quando giocavamo il miglior calcio della B e anche a non deprimerci. Andiamo in A per restarci, non certo per tornare indietro. Non abbiamo gente come Higuain o Dybala, ma giocatori con un cuore grande. I napoletani hanno un'abitudine che, quando vanno in Paradiso, poi tornano a Napoli. Noi non siamo napoletani e non possiamo tornare indietro, nel Sannio. Per questo vogliamo andare in A per restarci». «E' un risultato insperato nella sua straordinarietà: siamo in Serie A. Per me e per tutti i miei concittadini è un sogno che finalmente si avvera».

Così il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, commenta la promozione in serie A, prima della storia calcistica della città. «Questa promozione - aggiunge Mastella - rappresenta un ulteriore e importante momento di crescita per la città. È il riscatto della nostra terra, una rivincita per Benevento e per la società che, dopo 87 anni, sarà finalmente proiettata nella massima serie calcistica nazionale. Si accendono ora i riflettori sul Sannio che, conseguentemente, potrà dunque beneficiare anche di una maggiore visibilità mediatica: è questa un'importante occasione per far conoscere i nostri tesori nascosti, le nostre eccellenze e il nostro straordinario patrimonio storico, artistico e monumentale, incrementando il turismo e concorrendo alla crescita del Pil».
 
 

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