Fifa, per il caso "Vilar" la Spagna rischia i Mondiali

Fifa, per il caso "Vilar" la Spagna rischia i Mondiali
di Redazione Sport
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Venerdì 15 Dicembre 2017, 13:57 - Ultimo aggiornamento: 17 Dicembre, 16:23
In Spagna tremano: le Furie Rosse rischiano di perdere il Mondiale in Russia. Il motivo? La richiesta di nuove elezioni per la presidenza della Federcalcio iberica, avanzata dal Consiglio Superiore dello Sport e che la Fifa ha letto come un'indebita interferenza del Governo nell' autonomia della RFEF e in violazione del suo statuto. A far esplodere il caso è oggi l'autorevole 'El Pais' che ha fatto sapere che la federazione iberica ha ricevuto una lettera dalla Fifa in cui viene spiegato che l'ingerenza politica potrebbe portare alla sospensione della RFEF come membro associato Fifa e, di conseguenza, all'esclusione da tutte le competizioni, Mondiale in primis. Una minaccia seria che arriva nel giorno in cui il presidente Fifa, Gianni Infantino, viene tirato in ballo per presunti aiuti dati al Fenerbahce nel 2011 (quando era segretario generale dell'Uefa), e il suo omologo alla Federcalcio brasiliana, Marco Polo Del Nero, è stato sospeso dal Comitato etico della Fifa per 90 giorni dopo le accuse di racket e riciclaggio di denaro sporco. Nel caso spagnolo, a denunciare l'episodio sarebbe stato l'ex presidente della Rfef, Angel Maria Villar, arrestato a luglio insieme al figlio Gorka e al vicepresidente Juan Padrn per presunta corruzione nell'ambito delle indagini sulla calciopoli iberica.

Secondo 'El Pais', a provocare la reazione della Fifa è stata la proposta del Consiglio superiore per lo Sport (controllato dal governo) di tenere nuove elezioni federali: la richiesta è stata inviata dal Tribunale amministrativo dello Sport al Consiglio di Stato, che però non ha ancora emesso il suo parere. Nelle settimane scorse un caso analogo era esploso anche in Perù, dopo la presentazione di una proposta di legge - poi abortita - che prevedeva che la Federcalcio peruviana sarebbe dovuta passare sotto il controllo di un organismo statale con funzioni di ministero.
Va da sè che uno scenario del genere potrebbe portare al 'ripescaggiò dell'Italia, arrivata seconda nel girone di qualificazione mondiale che ha promosso la Spagna, anche se il presidente ad interim della Federcalcio spagnola, Juan Luis Larrea, lo ha escluso in maniera netta: Larrea ha ammesso di avere in agenda a inizio anno un «incontro informativo» con il presidente della Fifa, Gianni Infantino, il ministro dell'Educazione spagnola Iigo Mendez de Vigo e il segretario di Stato per lo Sport José Ramn Lete, ma ha negato che la Roja possa essere esclusa dal Mondiale: «Nessuno escluderà la Spagna dalla Coppa del Mondo, è qualcosa di impossibile», ha detto il dirigente, avallando le parole del Premier Mariano Rajoy: «Non vedo questo scenario, sono assolutamente convinto che la Spagna andrà ai Mondiali in Russia e, inoltre, che vincerà». Non c'è però solo la Spagna a tenere desta l'attenzione del capo della Fifa, Gianni Infantino, tirato in ballo oggi da 'Il Fattò e da 'Le Mondè per avere autorizzato nel 2011, allorchè era segretario generale dell'Uefa, «modifiche eccezionali» per salvare il campionato turco dallo scandalo corruzione. Nella fattispecie, l'allora braccio destro di Michel Platini, avrebbe aiutato il blasonato Fenerbahce che quell'anno vinse il campionato truccando diverse partite ma poi, una volta emerso lo scandalo, evitò la retrocessione per l'amnistia totale decisa dalle autorità.
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