Figc, Uva: «Il commissariamento della Lega sarebbe una sconfitta. Sulla Juve un processo mediatico». Bindi replica: «L'antimafia non fa processi»

Figc, Uva: «Il commissariamento della Lega sarebbe una sconfitta. Sulla Juve un processo mediatico». Bindi replica: «L'antimafia non fa processi»
di Redazione Sport
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Venerdì 24 Marzo 2017, 13:13 - Ultimo aggiornamento: 18:12
«La Lega è una associazione privata di 20 associati, fa parte del sistema federale, la Federazione deve solo far rispettare le regole previste dallo statuto e dalle norme. Speriamo che tutto si metta apposto nel prossimo mese, siamo convinti che il commissariamento non sia una vittoria per il calcio italiano ma una sconfitta. Mi sembra che da ieri ci siano più parti che stanno dialogando tra di loro per trovare una soluzione condivisa, in modo tale che la parola commissariamento non entri presto nelle stanze della Lega». Lo ha detto il direttore generale della Figc, Michele Uva, sulla spaccatura in Lega calcio di Serie A e l'ipotesi di un Commissariamento. «Io commissario? Lo escludo per una questione di serietà professionale. La federazione ha 500 persone che lavorano, è un movimento importante con tante iniziative da portare a termine. Io mi sto apprestando anche alle elezioni Uefa per entrare nell'esecutivo che vuol dire anche aumentare il proprio impegno a livello internazionale. Bisogna essere seri e concentrati, troppe cose bene non si possono fare. Continuo a pensare che non si arriverà ad un commissariamento».

E sul'Antimafia ha detto: «Juventus? Ci sono state delle attività che si sono svolte. C'è in atto una attività penale verso alcune persone dove la Juventus non esiste, non è coinvolta. C'è una attività della Procura federale, dove sono state violate delle norme. Siamo sereni, mi sembra che si stia alzando troppo il volume su una cosa banale e penso che i problemi dell'Italia e della Commissione Antimafia dovrebbero essere rivolti verso attività ben diverse da quelle dei biglietti ad una curva».

«La Commissione parlamentare Antimafia non fa processi, men che meno mediatici. Di questo si cerchino altrove le responsabilità. Preoccupa che il direttore generale della Federcalcio ritenga che ciò di cui ci stiamo occupando non sia una cosa seria. Ciò che fa male all'Italia sono le mafie, anche quando si infiltrano nello sport, e la sottovalutazione di questo fenomeno. L'inchiesta della Commissione proseguirà a tutto campo». Così in una nota il presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi, replica al direttore generale della Figc, Michele Uva.
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