Florenzi: «Non serve confermare il tecnico, non è il nostro mestiere».

Florenzi: «Non serve confermare il tecnico, non è il nostro mestiere».
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Domenica 20 Dicembre 2015, 17:35 - Ultimo aggiornamento: 17:41
«Non serve confermare il tecnico, non è il nostro mestiere Ci avevamo pensato già prima: in caso di gol chiunque avesse segnato, come gesto di esultanza saremmo andati tutti ad abbracciare il mister. Si vince tutti assieme, mister compreso». E' un Alessandro Florenzi felice e determinato quello che affronta il post partita di Roma-Genoa. «Quando si gioca bene viene più facile, era una cosa premeditata da tutta la squadra, volevamo dare un segnale positivo, prima a noi. Le gambe erano poche, ma si è vista un’anima, abbiamo dato il 110%. Sinceramente, piuttosto che attaccarmi a questo, ho sentito quelli che hanno cantato dopo il mio gol. I nostri tifosi sono la nostra arma in più, dobbiamo venirgli incontro, spero nell’anno nuovo per vedere le curve divise a Napoli, a Firenze, quando ci saranno solo queste curve è normale che si chiedano perché».
 

Sostengo alla squadra e riconoscimento dell'impegno sono gli stessi temi cari a Nainggolan: «Sicuramente è un periodo difficile.
Spero che Garcia sia contento. Ma anche prima della partita ci fischiavano, penso che siano contenti, spero che la sosta faccia bene a tutti, così ripartiamo tutti insieme e uniti, continuando in avanti la marcia. Abbiamo dimostrato carattere, abbiamo voluto la stessa cosa e l’esultanza dimostra che siamo uniti. Spero questa vittoria ci faccia riflettere per poi ripartire tutti uniti, anche i tifosi. Si aspettano tanto da noi, ma oggi abbiamo dimostrato di esserci. abbiamo lavorato bene come squadra a dimostrazione di quanto ci teniamo
».
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