Il Foggia torna in B: una piccola storia dal Mago a Frengo

Il Foggia torna in B: una piccola storia dal Mago a Frengo
di Antonello Valentini
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Giovedì 27 Aprile 2017, 11:37 - Ultimo aggiornamento: 16:03
ROMA Sarà affranto per la retrocessione del Pescara del suo allenatore-mito, simpatia Zeman. Ma sarà in festa per il ritorno in B della sua squadra-mito: quel Foggia delle meraviglie che proprio con Zeman - a metà anni 90 - diventò la più simpatica d'Italia grazie alla «palla che finiva in rete dopo aver fatto il giro della complanare» e che aveva in campo «recchie di gomma» che si chiamavano Baiano, Rambaudi, Signori e quello stesso Stroppa oggi allenatore vincente. Parliamo ovviamente di Frengo, uno dei personaggi più riusciti di Antonio Albanese, che a Mai dire gol si inventò il supertifoso che appariva con la croce in spalla quando il Foggia perdeva, ma si scatenava sulla pista da ballo per celebrarne i successi. Per la festa di domenica prossima, con il ritorno in Serie B dopo 19 anni tra inferno e purgatorio, a Foggia (e non solo) sperano in un'edizione straordinaria di Frengo. E chissà che il buon Albanese non rispolveri per l'occasione tutto il repertorio di battute e sketch, dall'incoscienza tattica di Zeman «dopo essersi fumato gran parte del Tavoliere delle Puglie» alla «linea retta che divide il se e il ma, il why e il because, cioè 5-0 al Lecce». Ma la vicenda del Foggia passa per altri personaggi che hanno fatto la piccola storia del calcio: su un campo senza erba, trattato con la sansa delle olive come in molti stadi di allora, il mago dei poveri Oronzo Pugliese si tolse lo sfizio di battere il mago vero, quell'Helenio Herrera che nel 64-65 portò l'Inter allo scudetto ma allo Zaccheria perse 3-2. Così come resta consegnato agli archivi il Foggia di Maestrelli negli anni 70 con Re Cecconi, Bigon e Pirazzini o quello di Puricelli con Delneri e Domenghini. Ma il bello del calcio nato in provincia passa anche per altre due imprese entusiasmanti: il Venezia di Inzaghi senior in B e soprattutto il ritorno di una maglia storica come quella della Spal, ormai a un passo dall'Olimpo della Serie A.