Intanto si registra notevole soddisfazione nell’ambiente fondano per lo storico traguardo raggiunto anche davanti a corazzate come Fidelis Andria, Reggina e Messina, fuori dai giochi per i play-off. Felicità dipinta sul volto del tecnico Sandro Pochesci, anche se c’è tanto rammarico per le diverse palle divorate: «La differenza tra noi e la Virtus Francavilla è che loro hanno vinto un campionato e noi grazie al patron Bandecchi siamo stati ripescati. E' una differenza da non sottovalutare. Noi inoltre abbiamo fatto la squadra il 7 agosto, quindi il merito va a chi l'ha costruita: a Luca Evangelisti e al nostro presidente Stefano Ranucci, cui dedichiamo la vittoria perché ha avuto un grave incidente (frattura di tibia e perone nel corso di un evento di beneficenza). Il nostro primo obiettivo era la salvezza e in un girone di ferro siamo arrivati davanti a società blasonate. E’ merito di una grande organizzazione, i miei hanno fatto un campionato eccellente. Solo a marzo abbiamo avuto un momento sciagurato, ma non dobbiamo dimenticare che abbiamo anche perso due giocatori importanti come Mucciante e Bombagi. Andiamo avanti, ringraziando la società che non ha mai avuto alcun problema a livello economico». Anche se una parte della tifoseria ancora lo contesta. «Ci sono abituato, nella mia vita nessuno mi ha mai regalato niente. Loro mi vedono così, come un nemico. Ma io li vedo come i tifosi della mia squadra e coi risultati e il gioco cercherò di far cambiare loro idea».
La Virtus Francavilla? «Sappiamo tutto di loro, andremo a giocarcela. Sono andato là due volte: in serie D ho perso 1-0 su una punizione e poi il nulla. Quest’anno un’altra sconfitta per 3-1, su un cross sbagliato e su una mezza papera. Abbiamo incontrato squadre molto più forti, facendo grandi risultati e grandi prestazioni. Noi dobbiamo pensare che siamo l’unica squadra che ha tolto quattro punti al Foggia e già arrivare fin qui è un miracolo calcistico».
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