Formia, il presidente Rossini azzera
azzera le cariche e apre a nuovi soci

Il presidente Alberto Rossini
di Andrea Gionti
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Martedì 16 Maggio 2017, 09:50
Non si respira un’aria serena e rilassata nel Formia, ad oggi l’unica portacolori del sud pontino rimasta in Eccellenza dopo le retrocessioni di Gaeta e Itri. A tenere banco è la situazione societaria, che sta diventando quasi un’abitudine in casa tirrenica. Dopo l’esonero del tecnico Alessandro Rosolino nella settimana della sfida casalinga contro la Vis Artena e le dimissioni del direttore generale Stefano Zangrillo, è arrivato il passo indietro anche del presidente Alberto Rossini che ha azzerato tutte le cariche ed ha aperto all’ingresso di forze fresche.

«Ho accettato le dimissioni del dg Zangrillo e di conseguenza ho provveduto ad azzerare gli altri due incarichi in società, cioé quello del direttore sportivo e del responsabile del settore giovanile. Credo che, prima di ripartire per la prossima stagione, sul  futuro della prima squadra della città di Formia bisogna fare un’analisi e capire se ci sono in primis le soluzioni ad alcuni problemi strutturali come quelli riguardanti lo stadio, dove il bando pubblico per il suo affidamento non è ancora uscito. E poi c’è da assicurare la definizione economica di alcune pendenze relative a questa stagione e soprattutto auspicare l’ingresso in società di nuovi investitori e soci, se non addirittura, come si mormora in giro e me lo auguro, di acquirenti che possano portare in alto la prima squadra di Formia».

«Chiaramente, tutti questi passaggi ed eventuali interessamenti – aggiunge Rossini - dovremmo affrontarli e valutarli nell'arco massimo di 15 giorni. Se nulla accadrà e se ci sarà la volontà da parte di coloro che mi sono accanto di continuare il progetto, ci rimboccheremo le maniche come facciamo ormai da tre anni e ci metteremo al lavoro, perchè nella prima decade di giugno dobbiamo già essere pronti a stilare gli obiettivi ed a prepararci per la stagione 2017-2018. Qualora, però, non ci fossero alternative e dove mancasse la volontà di proseguire da parte dei miei dirigenti, ho già informato il sindaco di prepararsi a trovare soluzioni, perché il calcio a Formia, pur se per alcuni lo abbiamo fatto male in questi tre anni di successi incontestabili, non deve finire».
 
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